Pubblicato il: 05/01/2024 alle 13:57
L'Unità Operativa Complessa di Oculistica dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, diretta dal dottore Giuseppe Bona, si è dotata, prima in Sicilia, di un nuovo strumento per il trattamento del cheratocono. "Si tratta – ha spiegato il primario – di una patologia della cornea ad andamento progressivo che può provocare uno sfiancamento della cornea con perdita della vista. Il trattamento di elezione finora è stato rappresentato dal trapianto di cornea. Ma grazie a questo strumento, che ci consentirà di trattare la patologia nelle fasi evolutive, potrà essere evitato. Finora era possibile effettuarlo soltanto nelle strutture private con un costo che oscilla da 1.500 a 2.800 euro. Il fatto dunque di poterlo esguire in una struttura pubblica, e di poter aiutare tutti i pazienti, non può che renderci fieri". L'intervento viene eseguito in ambito ambulatoriale e dura circa 20 minuti. "Si chiama cross-linking – spiega Bona – ed è un intervento parachirurgico 'a bassa invasività', che consiste in un 'rinforzo' della cornea ottenuto mediante l'effetto combinato di vitamina B2 e raggi ultravioletti. Lo scopo è quello di aumentare la connessione tra le fibre e la loro resistenza. Il cheratocono – aggiunge il primario di Oculistica – è una patologia che ha un'incidenza di un paziente ogni duemila persone. Il suo esordio avviene normalmente in età adolescenziale e si manifesta con un astigmatismo elevato con riduzione della vista". Per chi volesse prenotare è possibile contattare il numero 0934559457 dal lunedì al venerdì dalle 11.30 alle 13.
Il dottore Giuseppe Bona dirige una equipe formata da 6 medici (Marco Grillo, Elena Ridola, Corrado Pizzo, Emanuela Spitale, Lidia Puma e Vincenzo Brunco), 10 infermieri e 3 oss. Si tratta di uno dei pochi reparti a Caltanissetta con organico completo che registra una forte capacità attrattiva. Tanto che all'ultimo concorso per la selezione dei medici oculisti, espletato nel 2023, si sono presentati in 25. Quello per il trattamento del cheratocono è solo l'ultimo degli strumenti in dotazione al reparto che in un anno ha effettuato ben 2.582 interventi e 6.000 prestazioni ambulatoriali. Già da qualche mese è in uso nel reparto il Femtolaser, per la chirurgia della cataratta. Un trattamento che consente di standardizzare e rendere più sicura la chirurgia della cataratta evitando l'utilizzo del bisturi. Ad elogiare l'attività del reparto il direttore del presidio ospedaliero Benedetto Trobia: "Ringrazio il dottore Bona – ha detto – per i risultati ottenuti. E spero che questi numeri, già alti, continuino a crescere aumentando anche gli espianti di cornea. Ricordo infatti ai cittadini che la donazione degli organi è un vero e proprio atto di amore e solidarietà e grazie ai trapianti di cornea altre persone potranno riacquistare la vista".