“Tra i reati i che destano particolare allarme sociale, occupano un ruolo significativo gli incendi ed i danneggiamenti su cose esposte alla pubblica fede. Si confermano anche nell’ anno in corso condotte sintomatiche di una rilevante disponibilità di armi e munizioni di vario tipo. In aumento le condotte di tipo intimidatorio come attentati incendiari e danneggiamenti seguiti da incendio di autovetture posteggiate sulla pubblica via in orari notturni; sparatorie in danno di esercizi commerciali e/o ingressi di abitazioni private e/o beni nella disponibilità di privati. Frequenti le aggressioni, premeditate e violente, di natura ritorsiva o semplicemente volte ad imporre la presenza o il predominio in determinati ambiti, luoghi, settori. In aumento a Gela i reati in materia di sostanze stupefacenti e in aumento i casi di coltivazione su terreni abbandonati di ingenti quantitativi di droga
La consistenza quantitativa delle notizie di reato per delitti contro la persona (si sono registrati 3 omicidi volontari, 6 tentati omicidi, 340 lesioni personali dolose ed 14 risse) è significativa.
È altrettanto consistente il numero di iscrizioni – sia a noti sia ad Ignoti 108 (mancano i dati art.23 L.110/75) per condotte di detenzione e porto illegale di armi anche clandestine.
La diffusa presenza sul territorio di armi clandestine, armi giocattolo modificate, munizioni anche da guerra assume connotati molto preoccupanti e dimostra altresì, la facilità di reperimento e di immissione sul mercato gelese di potenziali strumenti di morte.
Sul versante della criminalità comune si registra la stabilità del reato di atti persecutori, perdura la violenza in ambito familiare e la violazione degli obblighi di assistenza conseguenti alle crisi del consorzio coniugale”. Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, Maria Grazia Vagliasindi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Caltanissetta.