Pubblicato il: 21/03/2022 alle 14:10
Avrebbe tentato di difendersi, cercando di smentire anche gli elementi più evidenti cui è stato messo di fronte durante l’interrogatorio di garanzia di questa mattina, Paolo M., il nisseno di 52 anni, arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di sequestro di persona e violenza domestica. L’uomo, attualmente detenuto al carcere Malaspina, è stato interrogato in collegamento video dal gip Santi Bologna, alla presenza del pm Vera Giordano. A fermare le condotte violente dell’uomo, mettendo in salvo la compagna di quest'ultimo, sono stati i militari della Guardia di Finanza che, nel corso di una più ampia indagine economico-finanziaria, erano venuti a conoscenza dei fatti sentendo alcuni testimoni. A quel punto sono state poste delle telecamere e delle microspie per effettuare intercettazioni ambientali ed accertare quanto accadeva in quella casa. Una violenza dopo l’altra quella che sarebbe stata costretta a vivere la donna, tenuta sequestrata in casa, tanto che il 16 ottobre dello scorso anno fu costretta a calarsi dalla finestra con un lenzuolo.
Di fronte alle immagini raccolte dai finanzieri e mostrate questa mattina all’indagato – i ripetuti schiaffi, le testate, gli insulti, le minacce – l’uomo avrebbe cercato di difendersi respingendo le accuse e parlando di un periodo in cui non stava bene e si sentiva confuso. Ma le immagini parlerebbero chiaro: bastava il minimo litigio per far scattare la furia di Paolo M. che spesso tirava la donna per i capelli, intimandole di non lamentarsi altrimenti l’avrebbe ammazzata. L’uomo nel tempo si era anche appropriato dei gioielli di famiglia che la compagna aveva ereditato. Secondo quanto contestato dall’accusa anche la scelta di un programma da guardare in tv era l’occasione per il 52enne per colpire violentemente la donna che spesso piangeva e nonostante questo, secondo gli elementi raccolti durante le indagini, non avrebbe saputo fare a meno del suo compagno che aveva conosciuto sui social.