Siglato un nuovo accordo tra l'Asp di Caltanissetta e l'associazione “Patto Formativo ed Etico”, una realtà ormai consolidata a Riesi che mira a prevenire il disagio sociale tra i giovani. Con la sigla dell'accordo, cui hanno preso parte questa mattina il direttore generale dell'Asp Carmelo Iacono, il direttore sanitario Marcella Santino, il direttore amministrativo Alessandro Mazzara, il direttore del Sert Giovanna Bona, il coordinatore del “Patto Formativo ed Etico”, donLuigi Antonio Bonasera e il consigliere Giuseppe Miccichè, il Sert si impegna ad attivarsi tempestivamente, e su richiesta dell'associazione per interventi di sostegno e di diagnosi in favore dei pazienti e delle loro famiglie. Il Sert attiverà degli incontri di informazione, formazione e prevenzione sull'abuso di alcool e sostanze stupefacenti rivolto sia asi soci del “Patto Formativo ed Etico” e delle loro famiglie, sia ad enti pubblici o privati operanti nel sociale. A sua volta il “Patto Formativo ed Etico” Città di Riesi, si impegna a dare tutte le indicazioni necessarie per facilitare l'accesso al Sert che, secondo quanto previsto dalla normativa vigente provvederà a garantire tutta l'assistenza sanitaria e psicologica utile a risolvere le problematiche scaturenti dall'abuso.
“Si tratta di un'associazione – ha spiegato il manager Carmelo Iacono – che non si limita a fare proclami sul disagio giovanile ma agisce con azioni concrete sul territorio, reclutando giovani, anche fino a 30 anni, e impiegandoli in attività ricreative e formative che li sottraggono a quelli che sono i luoghi dello sballo. E' un'opera altamente meritoria già ben consolidata per via di tutte le iniziative messe in campo. Adesso il comitato etico ci ha chiesto un accordo di programma per avere il sostegno del Sert, diretto da Giovanna Bona, affinché si affianchi all'attività che stanno svolgendo. L'azienda, ovviamente, è felice di accogliere questa iniziativa perché ci stanno richiamando ad un'attività che facciamo normalmente ma che sul territorio avrà ancora più efficacia. Questo per noi è un modello estremamente positivo che nasce dal territorio e spero che sia da stimolo per gli altri”
“La nostra associazione – spiega Don Antonello Bonasera – lavora su tre punti fondamentali che abbiamo individuato per fronteggiare il disagio giovanile: regole, attività alternative e formazione. Per quanto attiene la commissione sulle regole la nostra interlocuzione si rivolge all'amministrazione e alle forze dell'ordine per richiedere, con regolarità, controlli su orari comportamenti etc. Adesso abbiamo un maggior controllo, rispetto al passato, sul territorio dai pub ai supermercati. Per quanto attiene le attività alternative creiamo sempre dei momenti serali piacevoli per i ragazzi. Ad esempio il sabato e la domenica viene aperto il nostro cinema per dare la possibilità di guardare film o le partite. Per non parlare di 360 giovani che hanno partecipato ai tornei di calcio. Adesso per Natale faremo dei giochi in modo che i ragazzi siano impegnati la sera soprattutto a tarda ora. Infine la sensibilizzazione sul tema dell'alcol con vari incontri e lettere alle famiglie e l'istituzione di un numero verde per fronteggiare tutte le problematiche relative”
“Si tratta di un valido esempio – ha spiegato il direttore del Sert Giovanna Bona – di un sistema in rete spesso difficile da mettere in atto. Noi del Sert abbiamo già partecipato, ad esempio, con la formazione degli operatori che rispondono al numero verde perché è indispensabile dare informazioni corrette e avviare i ragazzi verso i servizi dell'Asp dedicati a persone con questi problemi”.