Pubblicato il: 18/09/2018 alle 14:13
Assolti dall'accusa di riciclaggio tre dipendenti della “Di Vincenzo Spa”: Michele Dell’Utri, 53 anni, Davide Abbate, 52 anni e Lucio Quintino Cancemi, 56 anni. Per Dell’Utri è arrivata l'assoluzione poiché “il fatto non sussiste”, per Abate “perché il fatto non costituisce reato” e per Cancemi per “insufficienza di prove”. Accolte dunque le richieste degli avvocati Massimiliano Bellini e Boris Pastorello che avevano chiesto l'assoluzione mentre la pm Claudia Pasciuti aveva chiesto 4 anni e 5 mila euro di multa a testa.
Al centro del processo i 55 libretti al portatore accesi da Davide Abbate e Lucio Quintino Cancemi a nome di alcuni familiari di Pietro Di Vincenzo. E poi ci sono anche tre conti correnti con somme che sarebbero state gestite da Dell’Utri.
I tre imputati si sono sempre difesi sostenendo di avere eseguito le disposizioni di Di Vincenzo, il quale, da parte sua, quando venne ascoltato in udienza affermò che i 55 libretti al portatore avevano un valore di 400mila euro e quindi una cifra bassissima al confronto del valore dell’impresa, stimato in 300 milioni di euro.