“L'Anci interrompe i rapporti istituzionali con il governo nazionale, una notizia che non avremmo voluto dare”. Così il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, componente del consiglio direttivo dell'Anci Sicilia, commenta il dietrofront del governo sui fondi per il bando periferie. “Una tegola sulla testa per la nostra città e il quartiere di Santa Barbara, nel silenzio della deputazione regionale e nazionale che rappresenta i partiti maggioranza. Non parlano e se lo fanno si limitano a controbattere ad un sindaco oppure scambiano le promesse, oggi non mantenute, con fatti concreti”.
Il 12 settembre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si impegnava formalmente con l'Anci per il ripristino dei fondi del bando periferie nel primo decreto utile. Una promessa fatta a ridosso del voto della Camera sul decreto milleproroghe che proprio quelle risorse tagliava. Sebbene di fronte ad una soluzione al ribasso, come quella di spalmare in tre anni l'erogazione dei finanziamenti per le periferie, l'Anci aveva sancito una tregua in attesa della conferenza unificata Stato, Regioni, enti locali. Il 20 settembre in sede di conferenza unificata, il governo ha stralciato il punto all'ordine del giorno relativo alle periferie, sancendo di fatto l'impossibilità di ripristinare le somme tolte ai Comuni al primo decreto utile come promesso.
“Per reperire le somme utili ad alimentare il contratto di governo, lo stesso governo intende stracciare i contratti già siglati con i Comuni. Ma i contratti si rispettano tutti”, conclude il primo cittadino di Caltanissetta.