Gli arrestati nell'operazione Fenice
Operazione “Fenice”, atto secondo. Si aggiunge una nuova appendice giudiziaria all'inchiesta della Squadra Mobile di Caltanissetta che lo scorso 20 gennaio ha portato all'arresto di 6 persone accusate di volere riorganizzare la famiglia mafiosa della provincia nissena. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Marcello Testaquatra, ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare contro Alessandro Barberi, ritenuto il nuovo rappresentante provinciale di Cosa Nostra e capo mandamento di Gela, Niscemi e Mazzarino, Alberto Musto, Luciano Albanelli, Fabrizio Rizzo, Salvatore Blanco e Alessandro Ficicchia che erano stati destinatari di un provvedimento di fermo, convalidato dal Gip di Gela che si dichiarò incompetente per reati di mafia trasmettendo gli atti al giudice di Caltanissetta. Tutti dovranno rispondere, in concorso tra loro, dei reati di associazione a dea delinquere di stampo mafioso, estorsione, danneggiamento aggravato, porto illegale in luogo pubblico e detenzione illegale di armi, porto illegale in luogo pubblico di ordigno esplosivo.