Pubblicato il: 28/03/2022 alle 15:11
Fissata per il 4 maggio dal gup Graziella Luparello, su richiesta dei pm Pasquale Pacifico e Chiara Benfante, l'udienza preliminare per il 43enne nisseno Carmelo Bontempo e altre 10 persone indagate in seguito alle indagini scaturite dal blitz della Squadra Mobile "La bella vita" dello scorso 29 giugno. Imputati insieme a Carmelo Bontempo, considerato dagli investigatori il nuovo reggente di Cosa Nostra a Caltanissetta, sono anche Fabio Meli, 43 anni, Giovanni Puzzanghera, 44 anni, Francesco Zappia, 47 anni, Ernesto Mirandi, 38 anni (attualmente tutti detenuti in carcere e difesi dagli avvocati Danilo Tipo, Davide Anzalone, Walter Tesauro, Sergio Scollo). Gli altri imputati a piede libero sono Mario Ragusa, 28 anni, Giuseppe Polizzi, 41 anni, Giovanni Vinciguerra, 35 anni, Michele Amico, 41 anni, Massimiliano Iorio, 41 anni, Michele Todaro, 41 anni (difesi dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Gianluca Firrone, Dino Milazzo, Davide Schillaci, Luigi Di Natale, Ernesto Brivido). A loro volta Massimiliano Iorio e Michele Todaro sarannno anche chiamati a rispondere del reato di favoreggiamento personale aggravato dal metodo mafioso per avere negato di essere stati vittima di estorsione nell'ambito della stessa vicenda, nella duplice veste di persone offese e imputati. Parti offese nel processo sono anche Santo Ferraro, Luigi Anzalone, Eugenio Corsino, Massimiliano Pinzarrone. Gli arrestati sono accusati a vario titolo per associazione di tipo mafioso dedita alla commissione di estorsioni e al traffico di sostanze stupefacenti. A Bontempo e Meli vengono contestati diversi casi di estorsione. Le indagini hanno permesso di accertare che la cassa del clan mafioso era foraggiata dallo spaccio di droga e dalla tradizionale attività estorsiva cui sono stati sottoposti diversi commercianti del capoluogo e della provincia. Nel blitz erano stati anche arrestati anche Ivan Villa, 48 anni, Daighoro Iacona, 31 anni, Gino Gueli, 32 anni che nel corso delle indagini preliminari hanno patteggiato.