Pubblicato il: 16/11/2021 alle 17:51
“Chiediamo interventi straordinari immediati per lo svuotamento e la pulizia delle caditoie e delle griglie stradali. Queste sono letteralmente intasate di rifiuti, per cui, nel caso di violente e continue piogge, non sono in grado di raccogliere e smaltire le acque piovane causando degli allagamenti”. È questa la richiesta del “Comitato di quartiere del centro storico”. “Tali interventi – dichiara settimo Ambra – anche alla luce di eventi meteorologici sempre più forti, improvvisi e circoscritti, ricoprono un’importanza sempre maggiore. È nostra abitudine lamentarci alla “Ruoppu c’arrubbaru a santa Rosalia ci misuru i grate”, sollecitiamo già da adesso il Comune a un adeguato controllo e a una immediata operosità nella pulizia, perché non vorremmo assistere ad allagamenti come accade puntualmente in via Arcadipane e al centro storico di Caltanissetta, l’alter ego di via angeli e dintorni di Caltanissetta” dove esistono fabbricazioni non molto stabili. Abbiamo avuto informazioni l’azienda Dust. Attraverso i suoi capi squadra È stata impegnata e hanno completato la pulitura delle caditoie in quasi tutti gli altri quartieri della città dove la ditta ha completato gli interventi su circa 815 tombini come al solito figli e figliastri:
esistono quartieri di Serie A e Quartieri di serie C. che si sentono abbandonati dimenticati e trasgrediti. “facendo gli opportuni sopralluoghi girando un po’ per il quartiere – aggiunge Ambra chiunque si può rendere conto che le condizioni dei tombini e delle caditoie vertono in stato di estremo abbandono e sporcizia tra foglie, mozziconi di sigaretta ed ogni genere di detrito depositatosi nel tempo. “È chiaro – continua – che la pulizia delle caditoie stradali e delle griglie è utile, ma da sola non basta per evitare gli allagamenti. È un intervento opportuno ma “superficiale”. Il vero problema, da prendere di petto e affrontare con decisione, è la pulizia della rete fognaria dai detriti, terra, foglie e quant’altro”. “Prevenire è meglio che curare – conclude Ambra– e con una adeguata ed urgente programmazione degli interventi potremo evitare le solite scene da terzo mondo”