L’amministrazione comunale attiva, esprime soddisfazione nell’apprendere dell’avvicinamento della consigliere Petitto e del circolo PD al percorso nel quale l’amministrazione attiva stessa è già pienamente impegnata con atti e fatti concreti, noti anche agli addetti ai lavori, oltre che ai cittadini più sensibili ai temi di cui si tratta. La stessa soddisfazione per l’apprezzamento di sforzi e risultati che l’amministrazione attiva, analogamente, aveva già vissuto poco più di un anno fa in occasione della presentazione di una mozione, da parte di un altro consigliere, che mirava ad ‘impegnare’ l’amministrazione nella ricerca di modalità aggiuntive di fruizione dei servizi di anagrafe e stato civile, proprio negli stessi giorni in cui l’amministrazione (tra le prime in Italia) completava l’iter amministrativo per consentirne la fruizione tramite gli esercenti delle edicole cittadine.
Una decisione, vale la pena oggi evidenziarlo, che ha inciso direttamente sulla qualità della vita quotidiana di tantissimi cittadini/utenti (sono centinaia, infatti, i certificati emessi fuori dagli sportelli comunali in questi mesi). Risultato, peraltro, generato da un lavoro particolarmente faticoso, in quanto imponeva la ricerca di soluzioni giuridiche e tecnologiche del tutto nuove per l’organizzazione comunale (messa già alla prova dalla prima ondata pandemica), ma che valse all’amministrazione attiva anche il giusto riconoscimento dello stesso consigliere, che correttamente riconobbe che sia il problema che la soluzione erano stati già affrontati con successo prima che la mozione fosse presentata. La rotta è già invertita. L’obiettivo ambizioso di rivitalizzare la città come luogo a misura di studente è già intrapreso con atti e fatti inequivocabili. E l’intervento restituisce l’occasione per elencare alcune evidenze sulla linea perseguita, corrispondentemente ai punti espressi dal circolo Pd.
Partecipazione Ad un anno dall’insediamento, l’amministrazione comunale ha approvato e reso operativo il Regolamento della Partecipazione civica. Per la prima volta, in una Caltanissetta reduce dal fallimento di diversi tentativi di amministrazioni comunali precedenti, su proposta della Giunta, il Consiglio comunale ha approvato un regolamento su questo tema di grande rilievo per la comunità. Con la sua approvazione sono stati introdotti principi e modelli innovativi, consolidati solamente nelle migliori esperienze italiane di partecipazione. Innovazioni che ‘fanno infrastruttura’ (tra i più rilevanti politicamente quelli inerenti i Patti di collaborazione e i Beni Comuni), che segnano una strada che tutta la comunità nissena potrà frequentare. Strumenti nuovi che incidono sui comportamenti associativi orientati all’utilità collettiva e sui criteri e le modalità con cui potremo decidere insieme di modificarli.
Col progressivo affievolirsi dei vincoli all’aggregazione sociale che la pandemia ha comportato per tutta la comunità, non solo nissena, le procedure partecipative potranno esprimere finalmente il potenziale auspicato durante la sua redazione. L’ipotesi del coinvolgimento di studentesse e studenti non residenti in città è già da tempo in fase di valutazione. Essa implica, come forse non risulta immediato intuire, risposte di natura tecnico-giuridica significative, che stiamo analizzando a fondo. Offerta di spazi agli studenti Il tema dell’apertura della Biblioteca Scarabelli oltre gli orari di ufficio ha rappresentato una delle principali leve che ha portato questa amministrazione, già nei primi mesi successivi all’insediamento, dopo approfonditi confronti con altre realtà comunali ‘continentali’ che avevano risolto la questione, all’introduzione dei Patti di collaborazione, di cui accennavamo prima, nel Regolamento della Partecipazione. A questo proposito sono già aperte delle ipotesi di lavoro con alcune realtà associative che si sono dette pronte a dare il proprio contributo in questo senso. Anche l’idea del Co-working è già stata affrontata e valutata metodicamente da questa amministrazione.
Il risultato oggi, come riferito pubblicamente all’inizio di questa settimana in Consiglio comunale, dopo la presentazione di un progetto a valere sulle risorse europee gestite dal Dip. Regionale delle Attività produttive, è il finanziamento del Co-working pubblico che sarà realizzato presso il Centro Polifunzionale M. Abbate, che affiancherà il Living lab fondato sul digitale innovativo, anch’esso finanziato al 100%, che realizzeremo dai primi mesi dell’anno. Ricerca applicata, Università e sviluppo del territorio La prospettiva dell’attivazione di nuovi percorsi formativi e la realizzazione di un Polo didattico, condivisa da parte del Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, non è emersa per caso. La dichiarazione è maturata nel contesto fertile delle cinque giornate di lavoro del ‘Parco dello Stile di vita mediterraneo’, appena concluse, sulla cui organizzazione l’amministrazione attiva ha lavorato per tanti mesi, ottenendo unanimi consensi dal mondo dell’Università e della Ricerca. Tra tutti, quelli dai rappresentanti il mondo accademico e della ricerca intervenuti alla manifestazione tenutasi al Teatro Margherita, tra i quali i seguenti: – Dott. Nene’ Mangiacavallo – Presidente Consorzio Universitario di Agrigento – Avv. Walter Tesauro – Presidente Consorzio Universitario di Caltanissetta – Dott. Pinuccio Lavima – Presidente Consorzio Universitario di Ragusa – Dott. Walter Currenti – Università degli Studi di Catania – Prof. Enrico Napoli – Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Palermo – Dott. Giuseppe Di Scalfani – Consulente tecnico dell'Assessore all'Istruzione e alla Formazione Professionale della Regione Siciliana – Prof. Paolo Inglese – Professore dell’Università degli Studi di Palermo – Prof. Ferdinando Trapani – Professore dell’Università degli Studi di Palermo – Prof. Nicola Perullo – Prorettore Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Prof. Adriano Sella – Coordinatore della Rete Interdiocesana ‘Nuovi Stili di Vita’ – Prof. Ignazio Buttitta – Presidente Fondazione Buttitta
Che la rotta fosse già invertita, che la sfida venga già affrontata anche su questa strada con forza e lungimiranza, risultava comunque evidente dall’attività politico-amministrativa condotta in questi due anni e mezzo di amministrazione. E’ noto, a questo proposito, che il Comune di Caltanissetta, in partenariato con altri soggetti pubblici come il Consorzio Universitario (capofila) e l’ASP, ha già provveduto a manifestare meno di un mese fa, la propria proposta (progetto Reboot, anche questo illustrato in Consiglio comunale) per la rifunzionalizzazione di alcuni immobili cittadini (ex Scuole L. Capuana e L. Monaco, ex Banca d’Italia, area Antenna Rai) all’Agenzia per la Coesione territoriale, al fine della creazione di un polo didattico-scientifico dove svolgere percorsi di alta formazione universitari e post universitari, laboratori di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, centri didattici, spazi di incubazione imprenditoriale e divulgazione tecnicoscientifica. Preme sottolineare, infine, che l’inversione di rotta di cui stiamo parlando, che sta incoraggiando questo gradito seguito, risulta ‘nero su bianco’ nel programma politico-amministrativo di questa amministrazione e ne rimane un punto fermo