Pubblicato il: 05/08/2016 alle 16:46
Scoppia la polemica tra l'avvocato Michele Costa (figlio del procuratore di Palermo Gaetano, ucciso il 6 agosto '80) e il procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari nel corso della commemorazione organizzata dall'Anm stamattina al palazzo di giustizia di Caltanissetta.
L'avvocato era stato invitato ma non ha potuto essere presente per motivi di salute e ha inviato una lettera in cui, parlando dell'omicidio del padre, ha accusato la procura nissena di non avere tenuto conto delle dichiarazioni di Massimo Ciancimino che avrebbero potuto portare a sviluppi sulle indagini per l'omicidio del padre. “Forse inconsciamente non si vuole cercare la verità perché si ha paura di trovarla”, le parole vergate da Costa.
Secca la replica di Lari nel suo intervento: “Invece di ricordare suo padre, l'avvocato Costa lancia accuse alla Procura nissena che non ha mai risparmiato energie per affrontare tutte le indagini in cui è stata ed è impegnata e che viene accusata di non considerare le dichiarazioni di Massimo Ciancimino, il quale è sotto processo per calunnia proprio a Caltanissetta. Parole gravi, che gli perdono solo perché si sta ricordando suo padre, ben altra pasta d'uomo”.