Pubblicato il: 27/02/2017 alle 13:33
Pubblichiamo di seguito una nota a firma dei consiglieri comunali Oscar Aiello, Angelo Failla e Toti Petrantoni in merito all'avvocatura comunale e allarimozione di cause di incompatibilità Assessore Maria Grazia Riggi:
“I sottoscritti Consiglieri Comunali, hanno appreso dagli Organi di Stampa della fine della lunga e travagliata vertenza che ha, fino ad oggi, impedito l’attivazione dell’Ufficio dell’Avvocatura Comunale, disattendendo le indicazioni del Collegio dei Revisori dei Conti che ha più volte sollecitato l’Amministrazione Ruvolo in tal senso.
Ricordiamo alle LL.SS. che il contenzioso costituisce una delle più importanti voci di costo di un bilancio Comunale ormai ridotto all’osso, e riteniamo richiamare un po’ di storia dei provvedimenti attivati per rimediare a tale cronica e perdurante condizione che ha interessato il Comune di Caltanissetta per decenni, al contrario di altri Comuni Capoluogo.
L’Amministrazione Campisi, appena insediatasi, provvedette rapidamente, con determinazione n. 97 del 30.12.2011 ad indire una procedura di mobilità esterna volontaria, finalizzata alla copertura di un posto di funzionario avvocato, al seguito della quale, a decorrere dal 1 luglio 2013 fu assunto il funzionario Avv. Daniela Sollima. Con successiva deliberazione 75 del 2013 la Giunta Comunale ha istituito e disciplinato l’ufficio dell’avvocatura comunale, e con Determina Sindacale n. 22 del 2013 il Sindaco Campisi designò il funzionario avvocato Daniela Sollima responsabile dell’avvocatura comunale. In seguito a ciò, tempestivamente, con istanza del 26 settembre 2013 si richiedette all’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, l’iscrizione dell’avv. Sollima nell’elenco speciale, dell’Albo degli Avvocati di Caltanissetta, requisito indefettibile per assumere la difesa in giudizio del Comune. Detta richiesta fu rigettata per la prima volta il 14 gennaio 2014 dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, ed a seguito di tempestiva riproposizione, con ottemperanza delle richieste del Consiglio, effettuata già il 20 febbraio 2014, fu rigettata una seconda volta il 05.06.2014, con preavviso di rigetto del 15 aprile 2014. Rispetto a tale preavviso di rigetto, la Giunta Campisi, assunse tempestivamente la decisione di resistere in giudizio, con propria delibera di Giunta del 16 maggio 2014, adottata d’urgenza data l’imminente fine della sindacatura.
La Giunta Campisi difese il proprio principio di autonomia organizzativa avverso la decisione dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta, che avrebbe triplicato i costi per il contratto del lavoratore, il quale ad avviso dell’Ordine doveva possedere qualifica dirigenziale, mentre il Comune sostenne che era sufficiente il contratto di funzionario, così come il Consiglio Nazionale Forense nella decisione del 31.12.2016 ha finalmente stabilito, dando ragione all’Amministrazione Campisi.
Detto ciò, non potrà sfuggire alla LL.SS. che ben due componenti di quel Consiglio dell’Ordine che rigettò per ben due volte le richieste del Comune hanno ricoperto, nell’Amministrazione Ruvolo, la qualifica di Assessori agli Affari Legali, nelle persone dell’Avv. Boris Pastorello prima, ed oggi dell’Assessore Maria Grazia Riggi, ed un componente, l’Avv. Walter Tesauro siede in Consiglio Comunale tra i banchi della maggioranza. Tale circostanza fu per tempo fatta rilevare dai Consiglieri Aiello e Failla, che provvedettero a segnalare cautelativamente la circostanza all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Più volte, in questi anni gli scriventi, unitamente ad altri Consiglieri e sotto costante incipit dei Revisori dei Conti, hanno invitato l’Amministrazione ad avviare un interlocuzione con il Consiglio nisseno dell’Ordine degli Avvocati, nel frattempo rinnovatosi, finalizzata a risolvere la questione stragiudizialmente, ma tali richieste sono state, dal Sindaco e dai suoi Assessori, completamente disattese. In tal ambito e non a torto, si sarebbe legittimati a pensare che tale disattenzione sia stata finalizzata più a difendere le posizioni degli Assessori già espresse nelle qualità di componenti del Consiglio dell’Ordine che dell’interesse del Comune di Caltanissetta, ad attendere una sentenza che arriva solo dopo tre anni, lasciando sul campo sprechi e disfunzioni di cui, fin da ora invitiamo i destinatari ad individuare le pertinenti responsabilità.
Detto ciò, senza entrare nel merito delle ormai abituali violazioni del codice etico che ha fin da subito contraddistinto questa Amministrazione, stante la delicatezza delle questioni trattate che espongono, anche il Comune di Caltanissetta ad azioni di risarcimento danni, ed a procedimenti di condanna per danno erariale di fronte alla Corte dei Conti,
INVITIAMO
il Sindaco e le LL.SS. per le rispettive competenze, ad attivare tempestivamente ogni iniziativa finalizzata all’esecuzione della sentenza del Consiglio Nazionale Forense, e della conseguente attivazione dell’avvocatura comunale, con avocazione diretta da parte del Sindaco, o di altro Assessore da Lui delegato, per le conseguenti iniziative, stante il possibile conflitto di interesse dell’Assessore Maria Grazia Riggi (indipendentemente dal voto dalla medesima espresso presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Caltanissetta), in quanto componente del Consiglio dell’Ordine che rigettò, per ben due volte, il provvedimento di iscrizione del funzionario avvocato presso l’elenco speciale dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Caltanissetta. Impregiudicata ogni ulteriore iniziativa degli Scriventi a favore degli interessi del Comune di Caltanissetta”.