Pubblicato il: 02/02/2024 alle 13:21
Il Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta, in accoglimento dell'istanza formulata da una nissena di trent'anni, difesa dall'avvocato Rosario Didato, ha concesso l'affidamento in prova della donna ai servizi sociali, evitandole di espiare la condanna definitiva di 2 anni e otto mesi di reclusione in carcere.
La trentenne era stata sotto processo avanti il Tribunale di Caltanissetta perchè il 22 agosto del 2017 si era introdotta all'interno dell'appartamento di un'anziana nissena e, in concorso con altri soggetti, si era impossessata di un cofanetto in argento e di cinque anelli in oro giallo con pietre incastonate, per un valore di circa 2.500 euro.
In particolare, con il pretesto di restituire il portafoglio che la vittima del furto aveva precedentemente smarrito, si era introdotta assieme al complice nella sua abitazione e, distraendola, si erano impossessati dei gioielli. Fatto aggravato dall'essersi avvalsi di un mezzo fraudolento e dall'aver approfittato dell'anziana età della donna.
Il Tribunale nisseno, all'esito del giudizio abbreviato, ha condannato la trentenne, in concorso con altri soggetti, alla pena finale di 2 anni e otto mesi di reclusione, oltre a 618 euro di multa ciascuno. La sentenza è stata confermata, successivamente, dalla Corte di appello territoriale e dalla Suprema Corte di Cassazione, dichiarando, quest'ultima, inammissibile il ricorso proposto dall'imputata.
Divenuta esecutiva la superiore condanna, la trentenne si è affidata ad un nuovo legale, l'avvocato Rosario Didato, proponendo tempestivamente istanza di concessione del beneficio dell'affidamento in prova ai servizi sociali e, dopo un'approfondita istruttoria, nei giorni scorsi il locale Tribunale Sorveglianza le ha concesso il beneficio richiesto, consentendole di svolgere dei lavori di pubblica utilità ed evitando tanto il carcere quanto la detenzione domiciliare.