Pubblicato il: 24/05/2020 alle 09:54
"Dichiarazioni e parole di grande responsabilità dietro le dimissioni del collega Di Mattia da Direttore sanitario del presidio ospedaliero S. Elia. Senza volere interpretare le pesanti parole del Direttore Sanitario traspare la giusta preoccupazione per la gestione della emergenza Covid che è stata gestita dalla Direzione Generale della Asp con pressappochismo e superficialità!". A dichiararlo il medico pediatra Giuseppe Dolce, esponente del Partito Democratico, a seguito della decisione del direttore sanitario dell'ospedale Sant'Elia, Lino Di Mattia, di lasciare il proprio incarico in scadenza il 31 maggio. Di Mattia aveva parlato di problemi personali e familiari ma anche di un'emergenza Covid che era "diventata insostenibile". "Lo abbiamo denunciato come Pd già parecchie settimane fa – continua Giuseppe Dolce – avere portato i pazienti Covid in pieno Ospedale dimostra irresponsabilità e sprezzo del pericolo. Oggi abbiamo la certezza che non tutti condividessero queste scelte! Conosco molto bene la realtà ospedaliera. Mi ha stupito fin da subito la scelta di mettere insieme, in ospedale, pazienti covid e non covid. Siamo stati assistiti dal caso e dalla situazione generale della Sicilia che non è stata così grave come altrove. Non solo. Ho capito il travaglio interiore e la difficoltà del collega Lino Di Mattia, perché non si è fatto nulla per ospedalizzare in sicurezza i pazienti Covid. C'è l'ospedale Maddalena Raimondi a pochi chilometri da qui con 150 posti letto. Lì si può fare un reparto. Quando arriveranno i finanziamenti europei se qui non trovano alcuna progettualità è chiaro che guarderanno altrove. Per non parlare del fatto che avendo posto l'attenzione alla sola emergenza Covid sono stati trascurati altri pazienti, come quelli oncologici o con problemi cardiaci. Se si poteva fare di più e meglio? Sicuramente sì".