Il genio di Albrecht Dürer al Teatro Regina Margherita per una serata tra parole e musica sul grande artista rinascimentale protagonista della mostra organizzata al Museo Diocesano “Giovanni Speciale”, in occasione del quarantennale della sua fondazione. Domani, giovedì 27 aprile alle 20,15 l’appuntamento è con “Dürer: conversazione tra parole e musica”.
Fitto il programma che vede in scaletta gli interventi di Emanuela Pulvirenti su “Dürer, l’artista e il naturalista”; di Aurelia Speziale su “Alberto Durero, tedesco, pittore mirabilissimo ed intagliatore di rame”; Raffaello Pilato su “La Primavera di Antonio Vivaldi, una ‘pittura musicale’”. L’Orchestra d’archi del Conservatorio di Caltanissetta eseguirà “La contesa delle stagioni”, sinfonia di Domenico Scarlatti e “La Primavera” di Antonio Vivaldi, solista maestro Raffaello Pilato.
«Ciò che rende Dürer un artista a tutto tondo – dice Emanuela Pulvirenti, docente di Storia dell’Arte, nota per il suo blog didatticarte.it – oltre alla capacità di alternare l’incisione alla pittura, è anche la sua estrema curiosità verso il mondo naturale e il suo interesse per le piante e gli animali. Una passione che nasceva dalla sua attitudine all’osservazione, ma anche dal tentativo di sopperire con lo studio dal vero alla mancanza di un’educazione teorica formale. Le sue rappresentazioni di lepri, civette, scarabei e zolle di prato non sono dunque semplici esercizi per impratichirsi di quelle forme in vista del loro inserimento nei quadri a tema sacro: si tratta, al contrario, di dipinti compiuti, in cui l’artista ha ricercato la massima verosimiglianza con tutti gli accorgimenti pittorici possibili, dal chiaroscuro alla cura dei dettagli, dalla resa delle superfici all’attenzione ai colori. Possiamo definirlo, dunque, un artista-scienziato, capace di trasformare un’osservazione zoologica in un inno alla bellezza della natura».
«Il mio intervento – dice Aurelia Speziale, docente di Storia dell’Arte al liceo classico nisseno – sarà, invece, centrato su Dürer uomo: le sue inquietudini, la sua tenacia e le sue infaticabili ricerche. Grazie alle lettere e alle fonti scritte e attraverso la sua pittura, si può mettere a fuoco un pittore che ha dato un contributo al cambiamento in Germania ma anche in Italia, verso un'arte che fotografasse le scoperte, le fratture e le riflessioni del suo tempo».
“Dürer: conversazione tra parole e musica” è organizzata dal Mudic con l’assessorato alla Cultura del Comune di Caltanissetta e il Conservatorio statale di Musica “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta. Ingresso libero fino a esaurimento posti.