Pubblicato il: 09/10/2021 alle 08:16
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha tratto in arresto un nisseno di 28 anni per detenzione e porto abusivo di arma clandestina e ricettazione. Il provvedimento restrittivo della custodia cautelare in carcere è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta del Pubblico Ministero Stefano Sallicano che ha coordinato le indagini. Il 29 gennaio 2021, due gruppi contrapposti davano inizio ad una rissa in via Generale Cascino a Caltanissetta. L’immediato intervento della Polizia di Stato ha scongiurato il peggio in quanto i partecipanti alla rissa erano armati di coltelli e di una pistola.
Le immediate indagini della Squadra Mobile hanno permesso di rinvenire nei pressi della rissa un coltello intriso di sangue ed una pistola con matricola abrasa, ovvero clandestina. Grazie all’intervento della Polizia Scientifica venivano raccolti numerosi indizi per individuare i partecipanti alla rissa. Nelle ore successive al reato, gli investigatori riuscivano ad individuare i 12, tra uomini e donne, che avevano partecipato alla rissa ma non era possibile attribuire alcuna responsabilità in ordine all’uso dell’arma. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, appreso quanto accaduto, delegava la Squadra Mobile al fine di compiere ogni utile approfondimento investigativo.
Grazie alla conoscenza del territorio ed alle tradizionali tecniche d’indagine, in poche settimane gli investigatori riuscivano ad identificare colui che durante la rissa aveva esploso un colpo d’arma da fuoco. Sembrerebbe che l’indagato, per difendere un familiare, chiamato in soccorso pochi minuti prima della rissa, decideva di armarsi prelevando una pistola da lui custodita in luogo sicuro. Una volta giunto in soccorso aveva inizio la rissa e lui, per far spaventare gli avversari, esplodeva un colpo d’arma da fuoco.
La Squadra Mobile, raccolti gravi indizi di reato a carico di un nisseno di 28 anni, rassegnava il tutto al Pubblico Ministero che, concordando con gli investigatori, richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare della custodia in carcere. L’indagato verrà processato per aver portato in luogo pubblico un’arma clandestina e ricettazione, in quanto l’arma detenuta era provenienza delittuosa poiché con matricola abrasa. Ieri, gli uomini della Squadra Mobile di Caltanissetta hanno individuato l’indagato mentre tornava a casa dal luogo di lavoro e lo hanno portato negli uffici della Questura, dove è stato identificato grazie al supporto della Polizia Scientifica e poi condotto in carcere.