E' morto all'età di 94 anni l'avvocato Giuseppe Mancuso. Esponente del Movimento Sociale Italiano fu sindaco di Caltanissetta dal 1993 al 1997. Consigliere comunale a Caltanissetta, si candidò alle elezioni regionali in Sicilia del 1971 per il collegio provinciale di Caltanissetta nelle liste del Movimento Sociale Italiano, ottenendo 9 359 preferenze e divenendo deputato per la VII legislatura dell'Assemblea Regionale Siciliana. Restò all'ARS fino al 1976. Fu poi eletto nel consiglio comunale di Caltanissetta, dove ricoprì la carica di capogruppo consiliare per il MSI, in occasione delle elezioni comunali del 1985 e del 1990.
Alle elezioni comunali del 1993, le prime con elezione diretta del sindaco, si candidò alla carica di primo cittadino di Caltanissetta con il sostegno del Movimento Sociale Italiano, che allora si presentava sotto le insegne dell'Alleanza per la Rinascita di Caltanissetta. Mancuso ottenne il 34,1% dei voti al primo turno e il 51,7% al ballottaggio, sconfiggendo il candidato di centro-sinistra Michele Campione, e diventando il primo sindaco di Caltanissetta direttamente eletto dai cittadini, in forza della legge regionale del 1992 che introduceva l'elezione diretta dei sindaci. Dopo quarantaquattro anni di governo democristiano incontrastato, l'amministrazione della città passò alla destra; per la vittoria di Mancuso furono decisivi proprio i voti degli elettori della DC, il cui candidato era stato eliminato al primo turno.
Si ripresentò ancora alle elezioni comunali del 1999, sostenuto dalla Lista Mancuso e dal Partito Siciliano d'Azione, senza di nuovo accedere al ballottaggio: ottenne infatti il 25,2% dei voti, dietro il candidato del centro-sinistra Salvatore Messana (che divenne sindaco) e quello del centro-destra Francesco Panepinto. Tuttavia fu rieletto in consiglio comunale, che aveva lasciato nel 1997.
Alle elezioni comunali del 2004, nonostante il sostegno dall'intera coalizione di centro-destra, ottenne il 33,3% dei voti e fu sconfitto al primo turno dal sindaco uscente Messana. Lasciò definitivamente il seggio in consiglio comunale.