Pubblicato il: 12/11/2020 alle 12:39
La squadra mobile ieri ha tratto in arresto Salvatore Giardina, nisseno settantunenne, gravato da precedenti giudiziari, nella flagranza di reato di estorsione aggravata, detenzione illegale di munizionamento e violazione della normativa sugli stupefacenti. Di seguito alle ammissioni davanti agli investigatori della squadra mobile, la vittima del reato ha riferito ai poliziotti che nei giorni scorsi, mentre si trovava all’interno del suo panificio, è stata avvicinata dal Giardina Salvatore, il quale gli ha chiesto una somma di denaro di duemila euro. L’estorsore, per intimidire la vittima, gli ha riferito che in relazione alle sue condizioni di salute non gli avrebbero fatto nulla a livello giudiziario e che poteva tranquillamente uccidere anche delle persone perché non aveva più niente da perdere. In una circostanza l’estorsore, dopo le minacce, avrebbe anche fatto vedere alla vittima, a scopo intimidatorio, una pistola del tipo semiautomatico di colore cromato che occultava all’interno della cintola del pantalone. Le richieste di denaro e le minacce sono continuate per diversi giorni. Ieri mattina, dopo l’ultima richiesta di denaro avanzata dal Giardina, presso gli uffici della squadra mobile sono state segnate alcune banconote che il commerciante doveva consegnare all’ora pattuita all’estorsore a titolo di acconto. Nel contempo, da parte degli agenti della squadra mobile, è stato predisposto un mirato servizio di appostamento al fine di documentare l’incontro e l’eventuale passaggio di denaro. Verso mezzogiorno le telecamere della Polizia di Stato hanno registrato il passaggio di denaro tra l’estorto e l’estorsore: quest’ultimo all’interno del proprio mezzo che riceve una busta da parte dell’estorto in piedi fuori dall’esercizio commerciale. Una volta avvenuto lo scambio, gli agenti hanno fermato il Giardina traendolo in arresto. Le successive perquisizioni eseguite presso l’abitazione dell’arrestato hanno consentito il sequestro di munizionamento, di un kit per pulire le armi e di un bilancino di precisione. L’arresto è stato condotto in questure e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero presso la locale Procura della Repubblica, ristretto presso il carcere Malaspina di Caltanissetta.