Pubblicato il: 23/07/2018 alle 17:01
Si svolgerà mercoledì 25 luglio – a partire dalle ore 18.00 presso il Bar “Ammuttammu”, sito al mercato nisseno della Strada ‘a foglia – un incontro dal tema: “Giovani e politica? Parliamone”.
All’evento – organizzato dall’associazione culturale “Alcide De Gasperi”, dai Giovani delle ACLI e dell’associazione di promozione sociale “piùCittà” – interverranno: Luciano Marino – Sindaco di Lercara Friddi; Rosario Oliveri – Assessore al comune di Lercara Friddi; Michelangelo Giansiracusa – Sindaco di Ferla; Emiliano Abramo – Movimento politico “È Catania”.
L’incontro sarà introdotto dal vicepresidente nazionale dei Giovani delle ACLI, Giovanni Bunoni e moderato da Rocco Gumina, Presidente dell’associazione “Alcide De Gasperi”. Le conclusioni saranno affidate a Marina Castiglione, esponente dell’associazione “piùCittà”.
A parere degli organizzatori, qualsiasi cittadino è in grado oggi di constatare quanto la “politica” sia tristemente distante dal mondo dei giovani e viceversa. È come se la politica non si accorgesse delle nuove generazioni che incalzano, ma d’altra parte è come se i giovani non riconoscessero più alcuna autorevolezza e credibilità a chi rappresenta la politica, sia a livello locale che nazionale.
Senza dubbio, la scarsa motivazione dei giovani a partecipare alla vita politica è fortemente condizionata dall’attuale crisi della democrazia. Oggi, per un giovane, partecipare alla vita di un partito, di un movimento o di un qualsiasi gruppo politico, non costituisce più una esperienza appetibile, una esperienza capace di cambiargli la vita, di migliorarne in qualche modo la qualità, di determinarne in modo significativo il destino. Fare politica in questo tempo, non dà ad un giovane la sensazione di decidere, di produrre cambiamento, di agire in modo incisivo sul proprio territorio, di determinare orientamenti nuovi per sé e per la propria gente. Ma, la pragmatica saggezza dei giovani li induce giustamente a ritenere che la democrazia non consista solo nel diritto a votare liberamente, ma nella possibilità di accedere anche ad altri fondamentali diritti, come il diritto all’istruzione gratuita, alla salute, al lavoro, alla casa, al futuro. Forse, per orientare i giovani verso la partecipazione politica occorrerebbe attivarsi, insieme agli amministratori, al mondo dell’associazionismo e del volontariato, affinché le giovani generazioni non perdano del tutto quelle abilità relazionali e sociali che permettano ad essi di “riconoscere, generare e preservare l’umano” tramite la politica.
Allora, la finalità della manifestazione è, secondo gli organizzatori, legata alla promozione di una riflessione sulla necessità di avviare e sostenere processi capaci di collegare i giovani alla partecipazione politica. I protagonisti del dibattito, infatti, saranno giovani amministratori che in prima persona, quotidianamente, danno un contributo per riformare dal basso la politica. Giovani amministratori che racconteranno le loro esperienze condotte nei comuni di appartenenza.