Era il 19 ottobre 2021 quando il sottosegretario Cancelleri (l’uomo che fa saltare i ponti) informava a mezzo stampa che i lavori del by-pass procedevano spediti e che era necessario far saltare il viadotto San Giuliano per poter poi consegnare la nuova infrastruttura provvisoria. Tutto ciò con la promessa di lasciarsi alle spalle l’incubo che da anni affligge gli utenti, costretti a fare il giro dalla zona industriale (allungando più di 25 km) o peggio, di impantanarsi nel traffico cittadino per poi raggiungere la via Borremans, che di inverno è una pista da sci, pericolosa, a tratti senza guardrail e con un manto stradale degno di Beirut ai tempi dei bombardamenti. C’è chi era stato ancora più ottimista del sottosegretario: era fine agosto 2021 quando il commissario straordinario della 640, Raffaele Celia, annunciava l’apertura del by-pass in 90 giorni.
Sollecitati dagli utenti esasperati siamo andati a fare un sopralluogo per capire a che punto sono i lavori e purtroppo abbiamo potuto costatare che siamo lontanissimi dall’apertura della nuova arteria. I cittadini si sentono presi in giro da continui proclami che puntualmente disattendono le aspettative. Sono esasperati e per certi versi rassegnati. Temono pure che il by-pass, qualora fosse veramente consegnato, diventi la soluzione definitiva e che il San Giuliano non verrà ricostruito mai più e che le enormi gallerie lungo la nuova 640, rimangano delle eterne incompiute. Come biasimare certi stati d’animo visti i risultati. Chiediamo spiegazioni precise, tecniche e che possibilmente non si appiglino al maltempo, perché si sa che è stato rigido e che sicuramente ha rallentato ‘i lavori, ma lo stato d’avanzamento è veramente in ritardo.
Daniele Guarneri
Portavoce Comitato a19 subito