Pubblicato il: 29/06/2017 alle 21:47
Nota del consigliere comunale di Sicilia Futura Salvatore Licata in merito alla ormai nota vicenda dei residenti delle palazzine pericolanti di via Puccini ai quali è stato intimato di abbandonare gli alloggi entro 15 giorni dalla data dell'ordinanza sindacale.
"L’azione di identificazione e di successiva comunicazione alle autorità competenti – dichiara il consigliere Salvatore Licata – che in questi giorni ha avviato il Comandante dei Vigili Urbani di Caltanissetta Diego Peruga nei confronti degli abitanti delle palazzine pericolanti di via Puccini, che non hanno adempiuto all’obbligo di sgombero stabilito dal Sindaco, capisco bene che rappresenta un atto dovuto per chi ricopre incarichi burocratici di responsabilità. Tale epilogo, tuttavia, rende una vicenda già di per sé drammatica, anche paradossale. Il Comune pretenderebbe, infatti, che sessantaquattro nuclei familiari che si presumono ope legis economicamente precari, costituiti anche da tanti anziani e da disabili, trovassero una nuova abitazione, addirittura nell’arco dei quindici giorni stabiliti dall’ordinanza sindacale. Comprendo che la questione è molto complessa perché, per la soluzione della stessa, entrano in gioco l’Istituto Autonomo Case Popolari che sta tentando di reperire gli alloggi dove trasferire i malcapitati, e la Regione Siciliana che, invece, dovrebbe finanziarne l’acquisto. Il Comune di Caltanissetta, per le sue prerogative tecniche, sociali e di responsabilità per l’incolumità pubblica, avrebbe dovuto avere il compito di coordinare le operazioni volte alla soluzione della problematica. Non mi pare, però, che sino ad oggi tale coordinamento abbia funzionato se il Comune è pronto, come è pronto, prima ancora che vengano assegnati dall’IACP i nuovi alloggi, a denunciare i poveri sventurati di via Puccini, rei di aver abitato in appartamenti inidonei strutturalmente ad essere abitati. Non solo il danno, ora anche la beffa, e la politica ha le sue precise responsabilità. Bisognerebbe comprendere ogni tanto che dietro i tecnicismi e gli scaricamenti di responsabilità, rappresentati in questo caso dalle ordinanze di sgombero e dalle denuncie per mancato adempimento, sullo sfondo vi sono veri e propri drammi umani che chi ha responsabilità dovrebbe somatizzare per comprenderne l’essenza ed individuarne la soluzione più giusta".