Pubblicato il: 03/07/2024 alle 14:18
Pubblichiamo di seguito la replica del primario Michele Vecchio, direttore del dipartimento della Medicina Ospedaliera dell’Asp di Caltanissetta e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale Sant’Elia, in merito alla lettera della paziente Maria Teresa Consaga che ha lamentato l'impossibilità, questa mattina, di ottenere la certificazione per poter effettuare la riabilitazione.
“Sono profondamente amareggiato – dichiara il dottore Vecchio – dal fatto che una paziente che seguiamo al massimo delle nostre possibilità da oltre 20 anni esprima dei giudizi inaccettabili. Questa mattina è venuto il papà di questa signora a rinnovare una certificazione. E’ venuto senza appuntamenti e programmazione. Gli operatori lo hanno informato che per questa patologia c’è un ambulatorio dedicato che è il martedì e il venerdì. Gli abbiamo dato appuntamento per il primo appuntamento utile, cioè venerdì, per far seguito a questa richiesta. In un ospedale le risposte sono legate a delle regole che devono essere rispettate. Noi le rispettiamo ma i pazienti devono rispettarle a loro volta. E’ inaccettabile che per una ricollocazione di una visita non riprogrammata, che comunque faremo tra due giorni, venga data comunicazione ai media accusando di disorganizzazione e ancor peggio alludendo al fatto che i medici sono in ferie. I medici lavorano 365 giorni l’anno. Non tolleriamo accuse gratuite. E questo è irrispettoso per tutti i sacrifici che tutti noi facciamo per dare risposte ai pazienti. Nello specifico caso siamo stati chiamati a una certificazione, che è un compito di istituto e non un’urgenza clinica, e tra l’altro l’abbiamo spostata di soli due giorni. Tanto è dovuto per la realtà dei fatti e per la correttezza e onestà intellettuale che ci contraddistingue”.
Personalmente sono d’accordo con il primario.
Ma d’altronde ormai le persone sono sempre più polemiche e, soprattutto gli adulti / anziani, in giro sono sempre più nervosi / polemici e sempre alla ricerca dello scontro anche fisico. Fateci caso in giro.
Siamo un popolino che ce la stiamo prendendo tra di noi. Grazie all’ignoranza dell’italiota il potere ha perfettamente messo in atto il “dividi et impera”
Dott Google mi suggerisce ( perche di mio sono ignorante come una capra ) che da queste patologie NON SI GUARISCE anzi bene che vada si stabilizza. Orbene siamo nell’Italia della burocrazia e delle app dei fasciclli sanitari quasi obbligatori e mi sembra assurdo che un paziente, già gravato del problema, perda tempo e pazienza a rincorrere l’assurda burocrazia.
PS una volta mi capitò di un invalido che mancava una gamba di andare a visita di revisione per INPS; forse erano fiduciosi che con il tempo gli ricrescesse l’arto.
ahahahahahaah ma cosa c’entra?? ahahahahaahah
C’entra perche ad alcuni pazienti affetti da disabilità permanenti è e dovrebbe essere superfluo chiedere certificazioni.
Ho avuto modo di conoscere qualche anno fa il Dott. Michele Vecchio e tutta l’equipe del reparto di Neurologia, hanno seguito per tanti anni il mio amato papà affetto da Alzheimer, e posso soltanto parlare benissimo. Persone serie e professionali. Il Dott Vecchio persona umile e dolcissima.