Da quattro anni chiede che le condizioni della scuola vengano adeguate alle esigenze della figlia affetta da Sma e a quelle degli altri bambini. Ma ad oggi i disagi sono rimasti gli stessi di sempre. A scrivere una lettera in redazione Mario Panepinto, genitore della piccola Perla, una bimba costretta a vivere sulla sedia a rotelle a causa dell'atrofia muscolare spinale (SMA), una malattia rara caratterizzata da degenerazione dei motoneuroni. La bimba frequenta la scuola Don Milani di via Turati. "Queste – scrive il genitore – le anomalie riscontrate: le misure della porta sottostante la palestra non sono a norma di legge e permangono le barriere architettoniche, la pedana sulla quale sale mia figlia è tenuta solamente da un bullone (cosa che segnalo da 4 anni), e questo problema non consente a Perla di stare con gli altri compagni, per non parlare del fatto che quando piove la bimba si bagna perché in questi anni non sono stati capaci di realizzare una pensilina. Faccio anche presente che con sorpresa, quest'anno, ho notato che la classe dove studia mia figlia è troppo piccola per il numero di alunni presenti e non vi sono maniglioni antipanico. Sono molto deluso perché mi rendo conto che è proprio la scuola il luogo dove vi sono tante ma tante barriere architettoniche che non garantiscono, ad un alunno affetto da disabilità, le condizioni affinché possa stare bene nel posto dove trascorre gran parte della propria giornata. Sono qui ancora una volta a chiedervi di apportare le migliorie strutturali così come previsto dalla legge al fine di rendere la vita di Perla più normale e sicura, regalandole magari un sorriso in più e meno disagi. (Foto Archivio)