Pubblicato il: 20/03/2024 alle 20:58
A seguito dell’articolo del Comitato di Quartiere Santa Croce scrivo una lettera aperta in risposta, visto che sono chiamato in causa anche se in modo indiretto. Del loro articolo colgo alcuni punti che ritengo i più importanti.
1. Si nota la preoccupazione sulla trasformazione del Convento delle Benedettine adiacente alla Chiesa Santa Croce. Io non so se il comitato di Quartiere Santa Croce si sia accorto che da decenni il Convento delle Benedettine non esiste più, sono rimaste delle mura perimetrali che non si possono assolutamente chiamare un “Convento”. L’interno del primitivo convento è stato completamente ristrutturato e rimodulato in tutto, da decenni, di quale convento stanno parlando? Se volevano preoccuparsi del convento lo dovevano fare diversi decenni prima, non ora e in tempo di elezioni! Io non so cosa ha fatto il comitato di quartiere quando il chiosco del Convento è stato trasformato in parcheggio, quello sì che è stato un vero scempio e non le mura perimetrali di un Convento inesistente.
2. Nel loro discorso ci sono delle incongruenze, lo stesso edificio a volte è chiamato “Convento”, ma che convento non è, a volte è chiamato Centro Culturale, un patrimonio di Caltanissetta. Ma se il Comitato Santa Croce fosse entrato una sola volta negli ultimi dieci anni in questo stabile chiamato “Centro Culturale” facilmente si sarebbe reso conto delle forti carenze dell’edificio, delle condizioni penose delle stanze. Vi sono tetti sfondati, pavimenti smossi, stanze sporchissime, un piano è stato dichiarato inagibile dall’Ufficio Tecnico di Caltanissetta. Se il Comitato di Quartiere vuole verificare è ancora in tempo. Mi chiedo se questo è un centro culturale, se il Comitato di Quartiere lo ritiene un Centro Culturale vuol dire che abbiamo un concetto diverso di cultura. La parola “cultura” deriva da coltivare, in mezzo a tutta quella immondizia cosa si vorrebbe coltivare?
3. Il Comitato di Quartiere si preoccupa della futura destinazione dell’edificio usando queste parole: “La decisione di destinare un edificio storico ad un centro di accoglienza per senza tetto e non solo, comporta numerose problematiche che non possono essere ignorate. Innanzitutto ci preoccupa il possibile aumento del degrado del quartiere e dell’intero centro storico di Caltanissetta”. Io nel leggere queste righe mi sono vergognato al posto loro e mi sono schifato! Certo, il Comitato di Quartiere Santa Croce la sera ha un letto dove andare a dormire, se ha freddo ha come riscaldarsi, se ha fame ha come sfamarsi, se è sporco ha dove fare una doccia e dove cambiarsi di abito, ma i senza tetto non hanno queste cose, e non perché sono meno bravi degli altri, ma perché la ruota della vita a volte gira in questo modo, un domani potrebbe girare in modo inverso, chi lo sa? Anche Gesù era un senza tetto e, noi cristiani sappiamo che proprio su questo un giorno lui ci giudicherà. Un giorno ci dirà: “Io avevo fame, avevo sete, ero forestiero, nudo, malato e in carcere, ero un senza tetto, e tu cosai fatto per me?” Meno male che Caltanissettaa non la pensa in questo modo, colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato ad alleviare le sofferenze dei
senzatetto, i nostri fratelli più bisognosi, e non hanno voltato le spalle a degli uomini come noi, creati dallo stesso Dio, per la stessa felicità eterna.
4. Sempre sullo stesso pezzo si parla di “individui non nativi…”. Intanto l’uomo non è un individuo ma una persona ed ha una dignità innata in quanto uomo, e poi si parla di “non nativi” di Caltanissetta, mi chiedo: “E di quelli nativi di Caltanissetta che si comportano in malo modo che ne facciamo?” Mi dispiace doverlo dire, ma a noi i veri problemi li hanno creati gli italiani, sia per l’alcool che per gli interventi delle forze dell’ordine, ma qui va anche ricordato il detto che dice: fa più rumore un albero che cade che tutta la foresta che cresce. C’è chi si sofferma all’albero che cade e si ferma lì, c’è chi va a fondo e scopre la foresta che cresce. Da anni vi sono persone che abitano da noi e che non hanno mai dato il minimo fastidio, anzi, danno una mano forte all’economia della città perché molti di loro fanno quei lavori che i nisseni non vogliono fare più, come certi lavori in campagna e i lavori pesanti. Volere una Caltanissetta come cinquant’anni fa significa vivere di illusioni in un castello incantato, la società è cambiata e vive in un continuo cambiamento inarrestabile. Ti piaccia o no il cambiamento continua, essere a passo con i tempi non significa fare gli schizzinosi e i razzisti, ma essere al passo con i tempi significa accogliere la situazione reale ed aiutare queste persone ad integrarsi nella nostra società per evitare il vero pericolo, la ghettizzazione, dove nasce e si sviluppa la violenza. Accogliere queste persone significa arricchirsi reciprocamente con lo scambio culturale e camminare insieme mettendo a disposizioni i nostri talenti per una società migliore. Ormai la realtà è questa, una società multietnica, multi culturale e multireligiosa, voler impedire tutto questo è impossibile e dannoso, ma bisogna incanalare queste diverse realtà per trovare dei punti in comune su cui incontrarsi e lavorare per migliorare se stessi e gli altri.
5. Nell’articolo ci si lamenta che stanno arrivando dei finanziamenti per ristrutturare l’edificio ex convento delle suore benedettine, e questo perché l’edificio sarà recuperato dal suo forte degrado e abitato da persone bisognose. Il Comitato di Quartiere Santa Croce chiede che i finanziamenti vengano dirottati per fare altre opere murarie che servirebbero per abbellire la Città. In questo modo si lasciano fuori le famiglie che hanno di bisogno. Si vede che per loro le pietre valgono di più delle famiglie. Il Comitato di Quartiere dice che queste opere murarie servirebbero per salire dalla classifica stilata dalla rivista del Sole 24 ore sulle città italiane più povere. Mi chiedo: “Ma ci si rende conto di ciò che si dice?” La classifica sul giornale Sole 24 ore vale di più delle persone che hanno bisogno di un tetto per dormire? Caro Comitato di Quartiere Santa Croce, personalmente io me ne strafego della classifica del Sole 24 ore, a me interessa di più il numero dei poveri da soccorrere che le varie classifiche che ci fanno distogliere gli occhi dai veri problemi. Mi dispiace che queste problematiche le state mettendo sul tavolo oggi, che si avvicina il tempo delle elezioni, francamente credo che in fondo della Città di Caltanissetta a voi interessa poco, perché la Città di Caltanissetta non sono le pietre, ma le persone, e se io, che non sono nisseno, mi occupo dei nisseni poveri, voi, che siete nisseni, quanto più vi dovreste occupare dei vostri concittadini più bisognosi di quanto lo siete voi!!
Sacerdote Pietro Riggi
Finalmente ho letto qualcosa di veramente bello e profondamente cristiano. in mondo di ipocriti, egoisti e stupidi
bravo don Pietro una bellissima testimonianza la tua sono veramente fortunati i tuoi parrocchiani credo che i più ti seguiranno con riconoscenza
Il quartiere può vantarsi di avere un grande parroco.
Pienamente d’accordo con le parole di padre Piero, io sono cresciuto in quella zona ed ho frequentato la chiesa con l’allora padre Alaimo, ad oggi vedo con Padre Piero l’opportunità di riprendere in mano e dare una veste molto più decorosa non solo alla struttura dell’ormai fatiscente e pericoloso padiglione adiacente alla chiesa , ma dimostrare che i fondi publici gestiti in maniera trasparente da persone oneste e capaci possano solamente far fiorire il quartiere intero con opere di abbellimento e CULTURA.
Condivido ogni singola parola, la forza di questo sacerdote (cosa ormai rara nella classe ecclesiastica!) e le considerazioni su molti buonisti nisseni che di certo erano noti per altre virtù piuttosto che per il loro senso di accoglienza, e questo si riflette nello stato in cui versa questa disgraziata città. Il comitato dovrebbe piuttosto impegnarsi nella scelta di un sindaco che meriti questa carica, visto che in Città ormai ci conosciamo un pò tutti e vedo sempre gli stessi nomi circolare, gente che era in carica anche anni fa e poco o nulla hanno fatto per questa città. Ho sempre avuto grande stima di Padre Piero e questa lettera sonferma e rinsalda il mio giudizio su di lui e su Caltanissetta.
Sono pienamente d’accordo con quanto scritto da padre Piero,la solidarietà con i bisognosi è anche ciò che tutti i giorni ci ricorda Papa Francesco ! L’accoglienza e l’integrazione di persone povere ed emarginate sono un vanto x la città e non un degrado!Cristiani si è con i fatti non con le parole!!!
Padre Riggi, mi compiaccio della franchezza con cui affronta la questione. Ma veramente possiamo dichiararci cristiani se ignoriamo l’urgenza dell’accoglienza e della solidarietà? Vada avanti con questa determinazione e confidi nel sostegno di coloro che hanno buon senso e lungimiranza.
ottimo,bravo.
Buongiorno Padre Piero,
Siamo rammaricati che Lei abbia travisato il senso della nostra missiva. Lungi da noi l’idea di alimentare polemiche inutili e sterili che potrebbero trasformarsi in una guerra tra poveri. È vero, come Lei ha sottolineato, che siamo in periodo di campagna elettorale, ma non siamo noi ad essere coinvolti direttamente. Avremmo semplicemente desiderato, come cittadini del quartiere, essere coinvolti per discutere un progetto di tale portata. Vogliamo ribadire apertamente che non siamo contrari alla realizzazione della casa di accoglienza per senza tetto e persone meno abbienti; con la nostra missiva volevamo semplicemente esprimere il nostro dissenso riguardo alla scelta della localizzazione del sito. Come Lei ben sa, siamo sempre stati attivi sul territorio, al servizio di coloro che hanno manifestato necessità e bisogni.
Concludiamo questa precisazione con l’auspicio di aver chiarito il nostro pensiero e rinnoviamo l’impegno cristiano a favore degli ultimi con il desiderio di collaborare con tutti coloro intendano migliorare il nostro quartiere.
Con devota Osservanza
Condivido in pieno le parole e le azioni di questo sacerdote. Un uomo che non solo predica la Parola di Dio, ma la vive e la fa vivere condividendola materialmente con gli altri. (Avevo fame… avevo sete… ero nudo… ero forestiero… …)!
Bravo Padre,. mio padre ,morto ultraottantenne ,era di Palazzolo Acreide e avendo 10 sorelle fu costretto a. emigrare e studiare al nord , ove si sposo con una romagnola e fu giudice .Io mangiai la prima pasta con. i miei fratelli quando avevo 5 anni , dopo la 2a guerra mondiale . Amo la Sicilia e vengo spesso , e adesso adesso amo anche gli emigranti .
Buongiorno padre, io non la conosco personalmente però mi è bastato leggere le sue affermazioni, grazie che esistono ancora parroci come lei, questo è veramente essere cristiani. Che DIO la benedica e le dia forza, coraggio e salute per lottare in questo mondo, dove per fortuna ci sono ancora tante brave persone. Grazie di cuore.
Non sono di Caltanissetta ma apprezzo molto il pensiero di Padre Piero. Gesù è venuto per aiutare gli ultimi, i più poveri, i più discriminati, i più oppressi ecc. Non è venuto per salvare i muri e per essere i primi in classifica. Bravo padre Piero abbiamo bisogno di persone come Lei.
Dio La benedica
condivido ciò che è stato detto, grazie Padre Piero per esserci, che Dio la benedica per tutto ciò che fa per gli ultimi 🙏
… se don Piero si vergogna di chi non la pensa come lui fa veramente bene a vergognarsi. l’esistenza di un comitato di quartiere è una bella realtà per Caltanissetta che va ulteriormente valorizzata e non demoralizzata con attacchi mediatici e accuse varie. se è vero che c’è colpa,allora, come diceva San Filippo Neri, bisogna deruplicare tale colpa. certamente a grandi linee sono d’accordissimo con don Piero ma un po’ più di umiltà, umanizzando gli opposti pensieri, non guasta. +monsignore padre Samuele
Complimenti caro don Piero. Bella risposta evangelica a questo ipocrito comitato “Santa Croce” che di Santo non ha niente e la croce non sa minimamente cosa significa. averla addosso e critica in maniera vergognosa chi la porta e chi aiuta a portala. Prego per P.Pietro e per la sua bella opera per i più bisognosi. Non tutti sono i gradi di capire perché hanno gli occhi chiusi ed il cuore indurito
complimenti a Don Pietro continua per la tua strada La gente è invidiosa auguri
Grazie don RIGGI per la chiarezza e Santità INDISCUSSA. Sono onorato di conoscerLa anche per la Sua sensibilità, concretezza, ed attenzione della Spiritualità evangelizzatrice e riparatrice di don Giuseppe Tomaselli, EREDE SPIRITUALE del Pio Frate di Pietrelcina ora Santo.
Ho letto adesso il commento del comitato di quartiere che ritengo sincero e fatto da cristiani impegnati .Auspico e prego che questo contrasto tra cristiani possa avere uno sbocco positivo per il bene della “Parrocchia Santa Croce” e per la città. E’ avvilente che tra cristiani impegnati nascono questi contrasti.Bisogna fare la gara per essere nobilitati dal buon Dio per l’amore che si dimostra verso il prossimo . Io prometto preghiere per un sincero chiarimento tra il comitato e mio fratello din Pietro. Buon lavoro a tutti voi per un’autentica testimonianza cristiana . E’ questo oggi ciò che veramente vi e’di bisogno. Auguri a voi .. ed anche a me che mi reputo cristiano e …. vostro fratello in Cristo.
grazie padre Pietro per l’impegno che si è accollato assieme ad altri suoi compaesani. fortunatamente ancora oggi e soprattutto nelle città esistono ancora angeli come voi. scrivo dalla Versilia e vi ammiro tantissimo, purtroppo queste realtà esistono ovunque e nn trovo giusto che le istituzioni si muovano ( in questo caso negativamente x la comunità) soltanto nel periodo elettorale.
buona strada padre Pietro
Sono pienamente d’accordo con P. Riggi, voi avete da mangiare , un tetto dove dormire, una famiglia che vi aspetta, loro purtroppo tutto questo non c’è l’hanno. Le pietre sono pietre , l’uomo è un esserne vivente con una dignità che va difesa. E se voi foste al loro posto , se a voi mancasse tutto quello che adesso manca a loro , cosa scegliereste, la vita umana o le pietre. . Non indurite il Vs cuore, ricordate che Dio ci giudicherà proprio su questo.
Bravo, vorrei leggere parole come queste da 100 don Piero ogni mese e allora si che il cristianesimo riprende significato. Predicare dai pulpiti vuote belle parole non serve a nulla, bisogna prendere posizione. GRANDE 🤔👏👏
il Signore ti benedica e ti custodisca sempre, Padre piero ! grazie di esistere 🙏