Pubblicato il: 17/05/2019 alle 13:03
Ciro Vara torna sul pretorio e punta il dito contro il boss Giuseppe Piddu Madonia e contro Domenico Mimì Vaccaro, indicandoli rispettivamente come mandante ed esecutore dell’omicidio del niscemese Vincenzo Vacirca.
Deponendo in Corte d’assise, nel processo per il delitto Vacirca che vede imputati gli stessi Madonia e Vaccaro (difesi dagli avvocati Antonio Impellizzeri e Flavio Sinatra), Vara ha detto: "Nel 1983 venni incaricato da Piddu Madonia di partecipare ad una riunione di mafia, nella quale si deliberò che Vincenzo Vacirca doveva essere ucciso. Madonia aveva dato il suo beneplacito. Era una vendetta trasversale per colpire il fratello Giuseppe Vacirca, il quale aveva ucciso Salvatore Arcerito".
Ciro Vara ha poi aggiunto di avere appreso diversi dettagli sull’omicidio Vacirca dallo stesso Mimì Vaccaro. "Era stato Vaccaro a uccidere Vacirca – ha affermato Vara – gli sparò cinque colpi alla testa". Alla base del delitto ci sarebbero, secondo l’accusa, i contrasti tra le cosche mafiose di Stidda e Cosa nostra e in particolare, appunto, l’ipotesi della vendetta trasversale, visto che Cosa nostra aveva avuto difficoltà a uccidere Giuseppe Vacirca, decise di puntare sul fratello. Arcerito era stato ucciso il 30 aprile ’83 e in risposta venne ucciso Vincenzo Vacirca l’8 novembre 83. Prossima udienza a fine giugno.