Pubblicato il: 09/11/2018 alle 08:40
In queste ultime settimane gli aderenti del Polo Civico si sono ripetutamente interrogati sul tema delle migrazioni e della sicurezza, alla luce, anche, del Decreto Salvini oggetto di studio e di riflessione, prima che di confronto. Per ultimo, il 7 novembre, l’Assemblea del movimento ha stabilito di chiedere al Sindaco Giovanni Ruvolo e al Consiglio Comunale di aderire formalmente alla Carta di Palermo, facendo seguito a tante altre adesione pervenute dal 2015 ad oggi, da Parigi, Madrid, Barcellona e da ultimo anche Torino.
La Carta di Palermo, firmata il 15 marzo del 2015 è una dichiarazione di intenti all’avanguardia riguardo ai temi dell’integrazione e della cittadinanza.
Il concetto principale è quello del diritto alla mobilità internazionale da cui scaturisce una nuova idea di cittadinanza come strumento di inclusione e di partecipazione alla vita pubblica per superare la logica della politica delle emergenze. E questo comporta una rivoluzione culturale non indifferente perché la migrazione diventa un fattore strutturale della nostra società e non una questione di emergenza e di sicurezza.
Alla luce di questi valori e principi etici è ovvio che diventa ben altro il discutere del cosiddetto “Decreto Salvini” perché l’adesione alla Carta di Palermo sposta il dibattito su un livello decisamente più alto, facendo riferimento al valore della Humanitas a cui va dato, certamente attualizzazione e concretizzazione nel tempo in cui viviamo.
Caltanissetta è una città accogliente, in cui esistono strutture e organizzazioni ben strutturate che sanno porre al centro la persona, senza alcuna distinzione, all’interno di un sistema articolato che esalta la sua dignità umana e professionale.
A nostro avviso il sistema SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) era il modello di accoglienza che garantiva la sua continuità in quanto struttura complessa e completa, che garantiva un controllo da parte dell’Ente pubblico e disponeva di somme specifiche per l’integrazione e inclusione sociale dei richiedenti asilo e rifugiati presenti sul nostro territorio. Purtroppo il decreto Salvini va in altra direzione perché i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) creeranno all’interno delle nostre città una situazioni di disordine e di ingestibilità dei migranti, pertanto chiediamo al nostro sindaco di insistere sulla linea dura dell’ANCI nazionale in materia di immigrazione in questa delicata fase legislativa in cui il Decreto Salvini approvato al Senato sarà discusso alla Camera. Infine confidiamo nell’intervento del Presidente Mattarella che in tutte le ultime occasioni pubbliche importanti si è sempre speso sul tema dell’accoglienza, perché intervenga in qualità di garante della Costituzione.
Il Polo Civico