Le indagini concluse nel semestre in esame hanno confermato come, anche nella provincia di Caltanissetta, il traffico di stupefacenti rimanga una delle attività criminali di riferimento. Le consorterie non esitano a ricorrere a canali di rifornimento provenienti da altre aree territoriali e a stringere relazioni con esponenti di altri gruppi criminali, sempre nella consapevolezza che la rete di spaccio rappresenta un utile strumento di controllo del territorio e di reclutamento della manovalanza. Più nel dettaglio, la famiglia di Campofranco del mandamento di Mussomeli risulta attiva nella gestione dello spaccio nell’area del cosiddetto “Vallone”. Al riguardo, nell’ambito dell’operazione “Gallodoro”, conclusa dai Carabinieri nel mese di gennaio280, oltre ad essere stati individuati il mandante e l’esecutore di un omicidio avvenuto nel 1998, è stato arrestato l’affiliato che gestiva tutto il traffico di stupefacenti nell’area denominata “il Vallonese”. Nell’area gelese, la famiglia RINZIVILLO si conferma attiva anche nello spaccio, come emerso dall’operazione “Smart”, conclusa dai Carabinieri nel mese di aprile. Un’altra operazione ha fatto luce su un’organizzazione dedita allo spaccio di droga tra le province di Caltanissetta, Agrigento e Palermo. In particolare gli indagati “… si occupavano di reperire in Palermo le forniture di stupefacenti, provvedendo direttamente in prima persona o mediante soggetti di volta in volta reclutati a trasportare lo stupefacente da Palermo a Caltanissetta …”. Significative influenze di Cosa nostra catanese nello spaccio in territorio nisseno sono state evidenziate da un’ulteriore indagine del mese di giugno, che ha portato all’arresto, tra gli altri, di un soggetto nato in Germania ma residente a Niscemi, dove veniva spacciato lo stupefacente. Collegamenti con organizzazioni criminali situate in Germania sono emersi anche in un’attività investigativa eseguita in collaborazione con la Polizia tedesca285, nella quale è emerso che uno dei vertici della famiglia dei RINZIVILLO interagiva con esponenti apicali appartenenti ad altre organizzazioni di narcotrafficanti, italiane ed estere, principalmente dislocate in Germania. In particolare, i membri del sodalizio risultavano “…stabilmente in contatto con strutturate organizzazioni di narcotrafficanti ivi operanti, tra cui un’agguerrita compagine criminale composta da cittadini turchi…”. Gli esiti delle attività investigative hanno anche rivelato il coinvolgimento di un soggetto di fiducia di narcotrafficanti colombiani e della cosca ‘ndranghetista degli STRANGIO. Un ulteriore filone delle indagini ha evidenziato episodi di estorsione, di traffico di valuta ed episodi di corruzione di pubblici ufficiali aggravati dal metodo mafioso. L’interesse delle consorterie per il traffico di stupefacenti viene ulteriormente confermato dal fatto che, nel semestre in esame, anche in provincia di Caltanissetta sono stati rinvenuti rilevanti quantitativi di droga e di attrezzatura per il confezionamento.