Pubblicato il: 13/07/2023 alle 09:22
Adorno diceva che «la più alta forma di moralità è sentirsi ospiti a casa propria». Le strade – le vie – le arterie fondamentali di Caltanissetta si incrociano organicamente, generando il centro, il cuore della Città: Piazza Garibaldi. Al centro di Piazza Garibaldi è situata la Fontana del Tritone, una grande vasca neobarocca sovrastata da un gruppo scultoreo in bronzo, simbolo riconosciuto della Città. Il monumento è composto dal mitico Tritone con un tridente in mano, mentre trattiene un cavallo imbizzarrito; Tritone, inoltre, appare insidiato, frontalmente, da due mostri marini. Assai suggestivi sono i giochi d'acqua che erompono dalla fontana. Fontana che – simbolicamente – potremmo definire “un frammento del Mediterraneo”.
Caltanissetta, luglio 2023. Nel controverso, confuso presente nel quale siamo immersi, leggiamo in questi giorni un post del sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino che, con tono preoccupato, stigmatizza la sconcertante “passeggiata” all’interno della Fontana del Tritone di tre giovani immigrati, evidenziata da diversi concittadini con foto e commenti su Facebook: «Il mio è un appello a tutte le persone che vivono nella nostra città, che siano esse italiane o meno non importa. Non facciamone una questione di colore o di nazionalità: questi atteggiamenti non possono essere tollerati a prescindere da chi li stia mettendo in atto. Queste persone hanno approfittato della mancanza della pattuglia che regolarmente stazione in piazza (in quel momento eccezionalmente impegnata in un intervento) per arrampicarsi sulla nostra fontana. Ci sono delle regole e vanno osservate da tutti. Lo ripeto: questi atteggiamenti non possono essere tollerati».
Che dire? Il tema dell’altro, dell’immigrato, dello straniero e il suo rapporto con noi è assai delicato. Complesso. E comunque, è un tema piuttosto rimosso nella nostra società, nella nostra città. E rimosso dalla politica. E invece dovremmo parlarne, discuterne. Studiare, approfondire, organizzare momenti autentici di incontro e di scambio. Elaborare, porre in essere progetti di integrazione se non di inclusione. E invece si fa veramente poco, pochissimo. E ci si isola, ci si chiude sempre di più dentro alle proprie case, dentro ai propri recinti esistenziali. Insomma, si ha la sensazione, ogni giorno di più in questa nostra città, di essere tutti “stranieri”, dentro o fuori alla Fontana del Tritone.
Ciò che mi sento di dire, di ricordare, qui e ora, considerando patrimonio comune e imprescindibile i valori e i dettami della Costituzione Italiana, sono le parole di Jiddu Krishnamurti, filosofo, oratore e mistico apolide di etnia indiana: «Noi siamo il risultato delle azioni e reazioni reciproche, questa civiltà è un prodotto collettivo. Nessun paese e nessun popolo è separato da un altro, siamo tutti interrelati, siamo tutti uno. Che lo riconosciamo o no, partecipiamo alla sfortuna di un popolo come partecipiamo alla sua fortuna. Non potete prendere le distanze per condannare o elogiare».
Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia