Pubblicato il: 07/08/2021 alle 10:14
"Il 5 Agosto scorso si è tenuto un incontro presso l’assessorato regionale ai trasporti alla presenza di Cgil, Cisl e Uil e l’assessore Falcone per discutere del piano complessivo di infrastrutture che la Regione intende mettere in campo nei mesi futuri. Apprendiamo con rammarico che per la provincia di Caltanissetta niente è stato fatto e previsto in termini di infrastrutture ferroviarie e viarie e ci riferiamo nello specifico alla richiesta che più di un anno e mezzo fa attraverso la Cgil di Caltanissetta era stata avanzata con la vertenza “Gela si sblocca”. E' quanto affermanoin una nota il segretario provinciale della Cgil Rosanna Moncada ed il segretario della Fillea Cgil Franco Cosca. "La Cgil di Caltanissetta – si legge nelal nota – partiva da Gela per un’iniziativa che aveva l’obiettivo di sbloccare i vari finanziamenti stanziati per uno sviluppo strutturale dell’intera provincia che comprendevano il Porto , il museo archeologico , il museo del mare e soprattutto finanziamenti per l'autostrada Ragusa- Gela e per la ferrovia Siracusa -Ragusa – Gela,. Da allora solo il museo del mare è in via di costruzione, per il resto è tutto un pur parlare politico. Ma se da Gela partiva la vertenza perché risultava una città bloccata , per un porto da finanziare e per la circonvallazione da definire anche per il resto della provincia tutto ancora risulta bloccato : i lavori della 640 AG/CL che vanno a rilento e una rete viaria fatta da strade che da sempre riteniamo “trazzere” e con ponti che continuano a crollare. Per questo non ci fermeremo e chiederemo un incontro al commissario del libero consorzio di Cl.
Vogliamo continuare su quelle che consideriamo le criticità più impellenti da dover affrontare e quelle da cui partire per quello sviluppo che avevamo tanto chiesto e sostenuto attraverso petizioni manifestazioni e inviti al Governo nazionale, Regionale e CAS; perché una migliore e più veloce rete di circolazione di mezzi e di persone permettono ad un territorio di svilupparsi senza rimanere indietro come è la nostra provincia. Un fattivo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e stradali è alla base di un sistema economico sano e ben strutturato che sostiene l’intera economia e con essa la sopravvivenza delle nostre città. L’emergenza sanitaria ha messo ancora di più in ginocchio la nostra provincia denunciando a gran voce e a spese di tutti noi le gravi carenze del nostro territorio in termini di sanità e di servizi pubblici ,e pertanto , dobbiamo, perché, possiamo, trarre benefici dalla crisi e cercare di convogliare le risorse messe a disposizione dal PNRR , dai fondi strutturali, dai fondi nazionali affinchè ci si adoperi per progetti che guardino allo sviluppo di territori penalizzati perché piu distanti dalle Aree metropolitane e messi da parte e mortificati da una politica miope e senza alcuna aspirazione".