Pubblicato il: 14/12/2023 alle 16:17
Oggi, 14 dicembre è la giornata dedicata all’evento annuale “Pon Imprese e competitività 2014 – 2020: risultati e storie d’impresa – dalla resilienza alla ripresa” con Unione europea – Fondo europeo di sviluppo regionale e Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la cooperativa sociale Etnos è protagonista grazie alle realtà educative che insistono in seno alla stessa.
Gli strumenti forniti dal Pon in termini di progettualità e fondi hanno permesso di portare a livelli nazionali il progetto Equo Dress, sartoria sociale che vede protagoniste le donne vittime di violenza ospiti dei rifugi gestiti dalla coop. Soc. Etnos. Il percorso concerne una rinascita per le donne sia dal punto di vista sociale e remunerativo che personale. Attraverso l’arte dell’up cycling le donne riprendono in mano la loro vita e imparano un mestiere che consente loro una totale indipendenza.
Sono state presentate, durante la mattinata, in termini di impatto e sviluppo dei territori delle Regioni, gli attori e le progettazioni coinvolte e mettendo in luce le storie di successo, i punti di forza e gli elementi di miglioramento per il futuro.
Un’occasione imperdibile di confronto, approfondimento e conoscenza dei risultati raggiunti, nonché una opportunità per condividere indicazioni preziose per la continuazione di un percorso importante come la programmazione 2021-2027.
Presenti all’incontro, in remoto, il presidente della cooperativa sociale Etnos Fabio Ruvolo e la psicologa e psicoterapeuta Maria Giusi Cannio, insieme ad una donna già vittima di violenza. “Lo crediamo possibile, e cerchiamo di raccontarlo ovunque, che il lavoro possa essere vero strumento di inclusione – afferma Fabio Ruvolo, – e, spesso, si sottovaluta il potere del lavoro come opportunità di riscatto”.
Continua la dottoressa Cannio: “Quando abbiamo iniziato a capire che il lavoro era il vero modo per liberarsi da quello che schiacciava le donne, è stato meraviglioso. Non solo accoglienza e protezione, ma anche dimostrazione del loro talento”. A seguire vi è stata la testimonianza di Daniela, donna vittima di violenza ormai fuori dal percorso di riscatto, dal quale è nato il progetto Equo Dress con il suo talento. “Chiediamo che le cooperative vengano accompagnate, guidate, nei percorsi di finanziamento che possano aiutarle a fare di questo modello per noi uno sprone a continuare e per gli altri un esempio da cui prendere spunto”.