Pubblicato il: 08/09/2020 alle 10:58
Siamo rimasti stupiti e non abbiamo ben compreso quali siano stati i metodi di individuazione degli attori della salute pubblica individuati per partecipare all’incontro svoltosi in seduta aperta del Consiglio Comunale di giorno 2 settembre. Diciamo che questa è stata una visione parziale di tutti gli Enti che esistono nell’ambito del nostro Presidio Ospedaliero fatta di tante altre Associazioni, e tra le quali la nostra che storicamente insiste presso e collabora con le istituzioni sanitarie avendo in trattamento presso il nosocomio 105 assistiti e che esiste dal lontano 1977. Ma al di là di questo, siamo rimasti anche stupiti dalla totale assenza in quel dibattito delle Associazioni di volontariato che riguardavano il mondo della raccolta del sangue. Il tema di che trattasi non è stato minimamente sfiorato nella discussione non è stato minimamente toccato l’argomento scottante di una provincia e una città come Caltanissetta che a tutt’oggi ha una carenza di circa 1.500 unità di sangue che siamo costretti a importare dalle province limitrofe. Cosa che puntualmente si sarebbe potuto ottenere una discussione su questo tema. Quando sono stati invitati in maniera più ampia le varie realtà che esistono presso il Presidio Ospedaliero Sant’Elia. Al di là di quelle che poi sono le discussioni nel merito delle difficoltà della sanità e, bisogna ammettere, non è la difficoltà della sola sanità nissena ma bensì è stata la difficoltà di tutta la sanità siciliana in genere per numerosi anni e Caltanissetta non ha fatto eccezione. Però è anche vero che dobbiamo pur riscontrare nell’arco degli ultimi mesi, al di là della vicenda Covid che chiaramente ha rallentato determinati processi, una buona volontà dell’attuale management a recuperare il gap perso negli anni passati, e testimonianza di ciò è la disponibilità ad incontrare le Associazioni così come noi abbiamo fatto nel mese di Giugno-Luglio scorso e a trovare insieme le soluzioni per risolvere soprattutto il più grosso dei problemi che in questi anni ha attanagliato il Presidio Ospedaliero Sant’Elia ossia la carenza degli organici sia medico che infermieristico. Ritengo che le azioni che questa Direttore Generale e questa Direzione Strategica sta mettendo in campo dovrebbero, se tutto va bene, nelle prossime settimane andare certamente a completamente rivoluzionare il quadro delle carenze degli organici del Sant’Elia e rimettere il nostro Presidio Ospedaliero in una carreggiata che sia quanto più vicina alla normalità. Chiaramente il nostro credito nei confronti di questo manager non è un credito, come dire, fine a se stesso ma necessiterà di ulteriori approfondimenti e verifiche. Però va dato comunque un giusto credito a questa Direzione nel consentirgli le tempistiche burocratiche che permetteranno di portare a compimento le cose che ha dichiarato di voler realizzare. Questo è un credito che si dà a chiunque. Nella considerazione anche, e dobbiamo ricordarlo, che abbiamo affrontato un’emergenza come mai prima, e che fortunatamente, le istituzioni, la sanità nissena e i cittadini tutti insieme abbiamo saputo affrontare nel migliore dei modi portando la provincia di Caltanissetta ad oggi ad essere la meno colpita dal fenomeno Covid in tutta la Sicilia. Pertanto adesso le istituzioni stanno ritornando gradatamente ad una relativa normalità le procedure si sono avviate, basta leggere le delibere che sono atti pubblici e capire che quello che in qualche modo il manager ha dichiarato in sede di seduta sia nei successivi articoli corrisponde esattamente alle cose che si stanno verificando presso l’Azienda sanitaria provinciale. È chiaro che noi saremo vigili, verificheremo puntualmente e se è necessario, come abbiamo sempre fatto in quarant’anni e passa di storia, denunceremo se ci sono delle cose che non funzionano. Ma a questo punto aspettiamo che si verifichino le cose che in qualche modo sono state dichiarate. Se così sarà, forse, Caltanissetta finalmente avrà da qui ad alcuni mesi un ospedale che è degno di tal nome. Poi noi chiediamo a gran voce al manager di fare di tutto affinché questo cosiddetto Hub di II livello che dovrebbe rendere l’ospedale di Caltanissetta al pari dei grandi presìdi siciliani all’altezza del suo compito, sia realmente concretizzato. Di contro all’Amministrazione Comunale di Caltanissetta invece chiediamo di non voltarsi dall’altra parte rispetto a questa atavica carenza della raccolta del sangue argomento in cui il Comune può e deve assolutamente investire di più in termini di risorse e di impegno. Non vuole essere un attacco strettamente all’attuale Amministrazione perché nemmeno quelle precedenti hanno svolto chissà quale attività su questa vicenda. Pertanto. ciò non toglie che è stato giorno 2 settembre l’ennesima occasione mancata per lanciare un grido, un messaggio di sensibilizzazione e di solidarietà rispetto soprattutto ai cronici che vivono grazie alle donazioni di sangue come i talassemici e gli ematologici. Speriamo in una prossima circostanza venga dato diritto di cittadinanza anche a questi argomenti.