Pubblicato il: 19/05/2020 alle 16:13
A distanza di un anno dall'insediamento della “giunta a 5 stelle”, guidata da Roberto Gambino, prendiamo atto del primo “rimpasto”, o meglio della redistribuzione delle deleghe. Che dire? Di certo non è stato un anno semplice. Soprattutto negli ultimi mesi. Soprattutto per il sindaco Gambino, che ringraziamo per il suo notevole impegno. Ad ogni modo, diverse sono le cose che lasciano piuttosto perplessi: 1) la delega alla Trasparenza scompare: d’altronde i miti originari del partito di Grillo stanno tramontando uno dopo l’altro; 2) all'assessore Francesco Nicoletti – ultimo arrivato – viene affidata una sola delega, la Crescita territoriale: e chi è Nicoletti, il nuovo dio della fertilità e della prosperità in terra di Sicilia?; 3) il generoso Sindaco assume, adesso, anche la delega alla Comunicazione: il rischio di una “comunicazione” autoreferenziale, all’insegna di un populismo di “buon senso” è più che evidente; Egli assume, adesso, anche la delega alla Polizia municipale (e va bene!), dopo aver assunto, a suo tempo, le deleghe all'Urbanistica e al Centro storico: qui la questione è delicata e complessa, e il fatto che Gambino sia “cresciuto” nelle stanze dell’Ufficio tecnico comunale di certo non ci tranquillizza. Infine, bisogna dire chiaramente che di alcuni assessori comunali non abbiamo capito né la funzione né, tantomeno, abbiamo potuto apprezzare le azioni.
Leandro Janni