Pubblicato il: 29/06/2014 alle 16:52
Mario Arnone, ex deputato nazionale ed ex consigliere Comunale a Palazzo del Carmine, ha donato alla società Nissena di Storia Patria di cui è anche socio, e vice presidente dell’associazione archeologia Nissena, tutta la propria biblioteca personale, forse la più cospicua della città, ricca di oltre ottomila volumi. Un omaggio alla Società Nissena di Storia Patria che si appresta alla costituzione della Biblioteca delle Biblioteche, che, ad oggi, dopo appena nove mesi dalla sua fondazione, comprende oltre dodicimila volumi. Un patrimonio di cultura che si aggiunge al patrimonio storia della Biblioteca Scarabelli. La biblioteca delle biblioteche è stata fondata per salvaguardare dalla dispersione i fondi librari privati e metterli a disposizione di tutti.
Fino ad oggi ad arricchire il patrimoni librario della Biblioteca della Società Nissena di Storia Patria hanno contribuito con le loro donazioni lo studioso Filippo Falcone, anche lui socio della Società Nissena (una emeroteca), le sorelle Anna e Vitalia Mosca, socie di Storia Patria, figlie del compianto preside Salvatore Mosca, scrittore e poeta; i fratelli Rino Iannì (che ha donato i libri del padre Giuseppe), e Giulia Mammana (con la biblioteca professionale del marito, il compianto avvocato Vittorio Mammana); lo scrittore deliano Stefano Vilardo, noto per le sue opere e per la lunga frequentazione con Leonardo Sciascia, suo compagno di scuola. Molte altre donazioni sono state promesse; tutti questi libri verranno inventariati, catalogati e messi a disposizione dei cittadini, anche per via telematica. Un progetto analogo a quello che venne ideato per la realizzazione della biblioteca Scarabelli, nata anche quella a costo zero, nei locali del vecchio liceo linguistico. Anche in quella occasione il prefetto di allora progettò l’iniziativa di attrezzare una biblioteca invitando gli esponenti della nobiltà, professionisti, ordini religiosi e singoli cittadini a donare i loro libri per la costituenda biblioteca.
Il suo invito fu anche raccolto dal piacentino Luciano Scartabelli, che inviò a Caltanissetta cinquecento libri: un gesto che la città ricambio conferendogli la cittadinanza onoraria e poi con la intitolazione a suo nome della Biblioteca. La Scarabelli e la biblioteca di Storia Patria hanno in comune il seme della donazione.