Pubblicato il: 05/06/2020 alle 19:23
Ha gridato aiuto e avrebbe provato a difendersi dalle coltellate anche se probabilmente non se lo aspettava e l’aggressione è stata così veloce e violenta da non lasciargli scampo. Cominciano ad emergere nuovi particolari sull’omicidio di Adnan Siddique (nella foto), il pakistano di 32 anni ucciso da almeno quattro coltellate nella sua casa di via San Cataldo. Il corpo è stato trovato dai carabinieri riverso in cucina in un lago di sangue. I fendenti, sferrati con un coltello da cucina di circa 30 centimetri, hanno raggiunto il costato e la spalla. Domani mattina sarà eseguito l’esame autoptico dal medico legale Cataldo Raffino e potrebbero emergere nuovi, agghiaccianti, particolari. Ad aiutare nelle indagini i carabinieri i vicini di Adnan che hanno prima sentito il trambusto per poi sentire quelle grida d’aiuto prima che il giovane esalasse l’ultimo respiro. Domani mattina sono previsti gli interrogatori dei quattro fermati per omicidio aggravato, Muhammad Shoaib, 27 anni, Alì Shujaat, 32 anni, Muhammed Bilal di 21 anni e Imrad Muhammad Cheema di 40 anni e del connazionale Muhammad Mehdi, 48 anni, arrestato per favoreggiamento. E’ probabile che nei prossimi giorni arrivino in città un cugino e un fratello di Adnan. Pare anche che alcuni connazionali di Adnan vogliano organizzare una piccola manifestazione pacifica per chiedere giustizia e prendere le distanze dagli assassini del giovane . E’ una comunità numerosa quella dei pakistani residenti in provincia di Caltanissetta. Alla data di ieri – secondo i dati dell’ufficio immigrazione della Questura di Caltanissetta – sono 597 quelli residenti sul territorio provinciale, di cui 6 ospiti di comunità (2 a Milena, 1 a Montedoro e 3 a Sutera). Altri 67 sono ospiti al centro di accoglienza di Pian del Lago in attesa del permesso di soggiorno come richiedenti asilo. Una presenza numerosa quella pakistana che nel tempo però è diminuita. Nel 2017, infatti, se ne contavano ben 1.266. Si tratta di una vera e propria comunità che proviene dal Punjab – una regione geografica dell'Asia meridionale, posta a cavallo della frontiera tra India e Pakistan – che ormai si è stanziata a Caltanissetta e dove chi vi appartiene si aiuta reciprocamente rendendo più facile l’inserimento e poi la convivenza per chi arriva in un secondo momento. Tra di loro molti lavorano, qualcuno ha anche messo su attività in proprio e c’è chi, come Adnan Siddique, è talmente specializzato da trovare subito impiego in settori particolari. Il giovane pakistano infatti si occupava di macchine tessili, sapeva ripararle e curarne la manutenzione. Lui, come tanti altri, abitava ormai in Italia da 5 anni ed era ben inserito.