Pubblicato il: 29/06/2018 alle 10:16
Cinquanta parrocchiani istruiti per effettuare manovre salvavita in caso di emergenza. Si è concluso con il rilascio degli attestati il corso tenuto dal primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Elia Giancarlo Foresta e la moglie Rita D'Ippolito alla parrocchia San Pietro che ha visto impegnate ogni sabato persone dai 18 ai 65 anni. L'iniziativa è stata proposta da Don Rino Dello Spedale Alongi e subito accolta dai due medici dell'ospedale Sant'Elia che già in diverse occasioni non si sono risparmiati per mettere in campo, a titolo totalmente gratuito, tutta la loro professionalità e umanità. "Subito dopo Pasqua – ha spiegato Don Rino Delo Spedale Alongi – confrontandomi con i dottori Foresta e D'Ippolito è nata questa idea di avviare un corso di Bls-d e devo dire che l'iniziativa è stata subito accolta con entusiasmo dai fedeli. Oggi dopo la consegna degli attestati e la benedizione del defibrillatore donato alla parrocchia dai due medici mi è venuta in mente quella scena dove Gesù dice di visitare gli ammalati perché qualunque cosa si fa per gli ammalati si fa per Gesù. E poi una nota di orgoglio bello e sano è sapere che siamo la prima parrocchia della Diocesi che sta inaugurando un proprio defibrillatore e ci auguriamo che anche le altre parrocchie possano fare questa esperienza". I parrocchiani hanno dunque imparato in questi due mesi le prime manovre di soccorso in caso di arresto cardiaco. "I partecipanti – ha detto Rita D'Ippolito – hanno risposto bene. Sono usciti preparati ed entusiasti divenendo primi soccorittori. Adesso sapranno mettere in atto ciò che hanno imparato anche su strada. Ringrazio la Croce Rossa di Caltanissetta nella persona del presidente Nicolò Piave e Riccardo Michele, la Croce Rossa di Mussomeli nella persona di Valerio Frangiamone e il 118 di Caltanissetta con il suo direttore Giuseppe Misuraca che ci ha fornito gli attestati". Direttore del corso il primario Giancarlo Foresta. "Questa iniziativa fa parte di un'iniziativa più generale portata avanti in tutta Italia per essere pronti in caso di emergenze. Quando in una situazione di emergenza si aspetta che arriva il medico è chiaro che quante più persone sanno come agire e conoscono queste manovre tanto più c'è la possibilità che la persona colpita da arresto cardiaco resti in vita".