Pubblicato il: 08/02/2024 alle 18:41
Dall'ospedale Sant'Elia avrebbe dirottato i pazienti verso il suo studio ma senza comunicare all'Azienda Sanitaria Provinciale che eseguiva le visite in regime di extramoenia. Di questo è accusato il medico dell'ospedale Sant'Elia al quale sono stati sequestrati beni per 76mila euro. Somma che, secondo gli investigatori, sarebbe stata ricavata con le visite effettuate nel suo studio privato dal 2017 ad oggi.
Le indagini, condotte dallasezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza, avrebbero consentito di rilevare che il medico, che aveva un contratto di rapporto esclusivo con l’ospedale Sant’Elia, avrebbe in realtà condotto una attività parallela nel proprio studio, pur percependo indebitamente l’indennità riservata a questo tipo di contratto.
I finanzieri, a seguito del provvedimento del Gip Santi Bologna su richiesta della Procura, hanno quindi bloccato e sottoposto a sequestro preventivo per equivalente i conti correnti e un immobile di proprietà dell’indagato. I legali del medico, gli avvocati Massimiliano Bellini e Giuseppe Dacquì, hanno già avanzato la richiesta di riesame per il dissequestro dei beni. L'udienza è stata fissata per il 15 febbraio.