Pubblicato il: 04/09/2014 alle 15:47
Pier Maria Rosso di San Secondo
Dal 5 al 12 settembre la Sicilia ospita il progetto “la Strada degli scrittori”, itinerario culturale e artistico in cui si rivivono i luoghi dove sono nati e cresciuti o che hanno ispirato le opere di alcuni tra i più importanti scrittori siciliani come Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Pier Maria Rosso di San Secondo e Andrea Camilleri. Un itinerario di circa trenta chilometri, da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento, fino a Caltanissetta, in cui si potranno rivivere palazzi, castelli, teatri, musei, paesaggi.
L'itinerario nisseno sarà presentato venerdì 5 settembre alle ore 10:30, nella Sala Gialla di Palazzo del Carmine, dall’assessore alla Cultura Marina Castiglione e dal presidente della Pro Loco di Caltanissetta, Giuseppe D’Antona.
Tanti i luoghi, tra questi: il Caos, che fu la casa natale di Pirandello, la Scalata dei Turchi e la miniera di sale di Realmonte, la marina di Vigata descritta da Camilleri, le miniere di Racalmuto, città natale di Sciascia, i templi dell'area archeologica di Agrigento col giardino di Kolymbetra immerso nell'antica Akragas, descritto da Pirandello ne “I vecchi e i giovani”. Il percorso, ideato dal giornalista Felice Cavallaro e condiviso dalla Regione Sicilia, è anche una occasione per ricordare l'anniversario della nascita della televisione che quest'anno compie 60 anni. “Le origini del telegiornale palermitano – commenta Cavallaro – nascono proprio da questi luoghi: nel 1954, infatti, due amici di Leonardo Sciascia, Aldo Scimè e Emanuele Cavallaro, mio padre, si trasferirono da Racalmuto a Palermo per dare vita al primo embrione del telegiornale nel capoluogo siciliano”.
“La Regione Siciliana – commenta l'assessore al Turismo della Regione siciliana, Michela Stancheris – ha sottoscritto nel novembre 2013 un protocollo d'intesa finalizzato a creare un modello di sviluppo fondato sul turismo, legato al territorio e alle sue risorse produttive, che si fonda soprattutto su questi 30 chilometri. L'iniziativa vuole, tra le altre cose, dare spazio alle comunità locali, ai siti archeologici, alle cantine sociali e ai percorsi enogastronomici anche per, sottolineano gli organizzatori, istituire “corsi per giovani e potenziare il turismo anche dei luoghi culturali meno visitati”. L'evento si svolgerà in concomitanza con lo “Sciacca Film Fest 2014”.