“La gestione dei centri di accoglienza è demandata alle Prefetture. La mia memoria mi ricorda che Antonello Montante era intercettato con il ministro indicando lui chi dovesse diventare prefetto di qua, prefetto di là. Qualcuno mi faceva notare che se poi mancano i controlli amministrativi, che sono un obbligo per le Prefetture, poi tutto quanto si traduce, qualora il comportamento sia delittuoso, in azione repressiva da parte della Procura”. Lo ha affermato Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia oggi a Caltanissetta per un incontro su “Le inchieste della commissione nazionale Antimafia". “Ma la Procura – ha continuato Morra – anche qualora abbia la volontà di perseguire il reato forse non ha a disposizione tutte le risorse necessarie per fronteggiare un enorme fronte, diventato tale perché le Prefetture magari non si impegnano quanto dovrebbero. Ricordo a me stesso che il legislatore ha provveduto ad alleggerire il lavoro delle Prefetture modificando a fine ottobre la disciplina sull’interdittiva antimafia. Di conseguenza se il sistema delle interdittive viene depotenziato piuttosto che rafforzato le infiltrazioni in ambito economico diventano più facili".