Pubblicato il: 22/10/2013 alle 10:35
Aveva cambiato aria, allontanandosi da Caltanissetta per un po' dopo avere riempito d botte la convivente, mandandola in ospedale piena di graffi, ferite e cicatrici. Ieri, a distanza di una settimana da quel massacro consumato fra le mura domestiche, i carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile hanno arrestato un nigeriano di 28 anni, Ede Osagiade, raggiunto da un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Caltanissetta per i reati di violenza, lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia.
La ragazza era arrivata al Sant'Elia ricoperta di sangue, piena di lividi sul corpo. Sono stati così allertati i carabinieri – coordinati dal capitano Domenico Dente e Antonio Corvino – che hanno ricostruito la vicenda, nonostante la donna avesse problemi ad esprimersi. Secondo il suo racconto, il giovane convivente la picchiava con pugni e schiaffi, utilizzando persino bastoni di legno e frustandola con fili elettrici. Tagli alle braccia, al costato, lividi sulla schiena, sfregi al viso che la segneranno per tutta la vita. Dopo averla massacrata, Ede Osagiade è scappato da Caltanissetta ma nel frattempo gli investigatori si sono messi sulle sue tracce, estendendo le ricerche anche a Catania e a Palermo. Ieri i carabinieri hanno appreso che il nigeriano ritornava da Palermo su un pullman che è stato agganciato a Ponte Cinque Archi e seguito fino a Caltanissetta, dove probabilmente lo straniero voleva ritornare per prendere qualche indumento da casa. I carabinieri hanno così bloccato il bus e bloccato il nigeriano. A casa sua sono stati sequestrati lenzuoli, asciugamani, un cuscino, una camicia da notte da donna, un bastone ed alcuni cavi di antenna, tutti sporchi di sangue. Ede Osagiate, che in passato aveva già malmenato la donna, è stato arrestato e trasferito nel carcere Malaspina.