Una giornata di fuoco. La terza consecutiva, e ancora le fiamme non sono del tutto spente. Mentre la vallata che dal cimitero va fino a Santa Barbara brucia, i vigili del fuoco e gli uomini del corpo forestale continuano incessantemente il loro lavoro per salvare le abitazioni e far sì che l'incendio non si espanda ulteriormente. Il via vai dell'elicottero della forestale, per un totale di venti lanci, e le squadre di terra, non sono riusciti ad arrestare del tutto le fiamme e ancora al calar della sera i focolai sono lì, minacciosi, e non accennano a spegnersi. Ma il buio non consentirà ulteriori voli fino a domani mattina e il fuoco ormai interessa una zona talmente impervia che arrivarvi è difficilissimo. Nonostante questo i vigili del fuoco presidieranno, insieme alle forze dell'ordine, per tutta la notte la zona e a tarda sera hanno cercato di capire come raggiungere le fiamme. Il caldo fortissimo di queste ore, con una temperatura di 42 gradi nelle ore di punta, non li ha scoraggiati. E neanche il trasporto in ospedale di due colleghi. Uno si è intossicato con il fumo, e ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, l'altro, durante le operazioni di spegnimento si è fratturato una caviglia. Anche quest'ultimo ha dovuto interrompere e grazie al supporto della Croce Rossa è stato trasportato in ambulanza fino in ospedale. Un resoconto drammatico se si pensa che in questi tre giorni i vigili del fuoco, visto lo stato di continua emergenza, hanno dovuto richiamare anche personale libero dal servizio. Nessuno può dire se l'incendio sia doloso o meno. Certo, spiegano i vigili del fuoco, è molto difficile, nonostante le alte temperature, che un rogo possa scoppiare da solo se non vi è un innesco. E, così come accade ogni anno, una delle più belle vallate della città sta andando in fumo. Non è mancato il supporto costante della Croce Rossa che anche questa notte manterrà attivo il presidio per rifocillare forze dell'ordine, vigil del fuoco, personale del corpo forestale e i pochi sfollati rimasti. Già la maggior parte di loro sono riusciti a rientrare nelle loro abitazioni. "Hanno avuto moltissima paura – spiega Andrea Micciché, delegato tecnico area operazioni emergenza e soccorsi della Croce Rossa – i primi due nuclei di sfollati sono famiglie con bambini piccoli e una delle due aveva anche dei cani che abbiamo dovuto mettere in sicurezza. Noi rimarremmo anche di notte per chiunque avesse bisogno. Sottolineo questa grande solidarietà da parte dei panificatori nisseni che in men che non si dica ci hanno rifornito di cibo per rifocillare coloro che stanno lavorando incessantamente ma anche le famiglie costrette a rimanere fuori casa"