Pubblicato il: 11/09/2024 alle 19:50
Nuova donazione di organi all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. A donare un paziente di 56 anni di Sutera stroncato da un'emorragia cerebrale. Il direttore dell'Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione Giancarlo Foresta ha tenuto a ringraziare i familiari. “Si sono conclusi poco fa gli ultimi atti relativi alla donazione di organi – spiega il primario Foresta – avvenuta all'ospedale Sant'Elia da parte di un paziente ricoverato di urgenza il 9 settembre a causa di una gravissima emorragia cerebrale non trattabile. Un sentito ringraziamento alla famiglia che ha così voluto avere un ultimo ricordo della generosità del papà e del marito, un paziente di 56 anni di Sutera, che non aveva ancora espresso in vita la propria volontà di donare i propri organi. I familiari, donando gli organi del proprio congiunto, hanno voluto interpretarne in questo modo la sua volontà di essere utile agli altri onorandone il carattere, l'altruismo e la sensibilità.
Hanno così consentito a malati, comunque sconosciuti e lontani, la possibilità di svolgere quella vita che inaspettatamente è venuta meno al loro congiunto”. La donazione è avvenuta nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta con il coinvolgimento del Centro Regionale Trapianti di Palermo, della direzione medica di presidio, della psicologa aziendale e del CRT di Palermo, delle Unità Operative Complesse di Neurologia, Cardiologia ed Emodinamica, Urologia, del Laboratorio analisi, del Centro trasfusionale, della Radiologia, della sala operatoria e del 118 che, “come sempre – dice il primario – si sono contraddistinti per la loro grande professionalità ed umanità, senza badare ad orari. Ed infine, grazie alla direzione strategica aziendale per il supporto mai venuto meno. Un grazie particolare alla dottoressa Rita D’Ippolito, rianimatore, ed al dottore Giuseppe Difrancesco, caposala della Rianimazione, al cui enorme impegno di coordinamento si deve la riuscita delle donazioni di quest'anno”.
“Ieri è stata una giornata dolorosa ma piena di significato – continua il dottore Foresta – dare significato alla morte, una morte traumatica di un giovane padre e arrivare con delicatezza all'importanza del dono e quindi al consenso alla donazione sensibilizzando una famiglia estesa, finanche il nonno di 91 anni… È un grande risultato di squadra. Voglio segnalare in particolar modo la grandissima e dignitosa compostezza dei familiari più intimi che, nonostante il forte dolore della perdita, si sono profusi in questo atto di grande generosità. Vorrei approfittare dell'occasione per ricordare i pazienti e i loro familiari che hanno donato gli organi nei mesi passati e per i quali, a causa delle limitazioni imposte dalle elezioni, non se ne è parlato adeguatamente. La scelta di donare i propri organi in caso di morte è assolutamente gratuita e socialmente giusta perché consente di salvare la vita ad altri uomini e restituisce a questi ultimi la dignità di una vita praticamente normale. Vorrei sottolineare e chiarire che tutte le procedure, sia di prelievo sia di trapianto, non comportano alcun guadagno da parte del personale sanitario coinvolto, perché facenti parte dei propri compiti istituzionali”. Le operazioni di prelievo sono terminate nel tardo pomeriggio di oggi da parte di due equipe di chirurghi prelevatori provenienti dall’Ismett di Palermo.