Pubblicato il: 26/03/2024 alle 19:49
Questa notte all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, è avvenuta la quinta donazione di organi dall'inizio dell'anno. Il prelievo è avvenuto su un paziente di 75 anni della provincia di Caltanissetta, deceduto per un'emorragia cerebrale non trattabile. Il paziente è giunto nella mattinata del 19 marzo in ospedale a Caltanissetta in condizioni di elevata gravità e, purtroppo, non si è potuto fare nulla per salvarlo.
“A tutti i familiari e alla moglie, in particolar modo che ha dato il consenso al prelievo – ha detto il direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione Giancarlo Foresta – va il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza per essere stati capaci di superare il dolore causato da questa perdita. Grazie per essere stati comunque capaci di superare recenti lutti che hanno messo a dura prova la capacità di sopportazione di questa generosa famiglia. Le operazioni di prelievo da parte di un'equipe proveniente dall’ISMETT di Palermo, sono terminate circa alle 11 di questa mattina.Come sempre è opportuno ringraziare tutto il personale coinvolto in questa operazione di elevata complessità: del Centro regionale trapianti, della Rianimazione, della Direzione medica di Presidio, di Psicologia ospedaliera, delle Unità Operative Complesse di Neurologia, Oculistica, Cardiologia, Urologia, del Laboratorio analisi, della Radiologia, della Sala operatoria e del 118 che con grande professionalità ed umanità, senza badare ad orari, hanno lavorato ininterrottamente da ieri permettendo la riuscita della donazione”.
“Sono commosso ma anche soddisfatto – aggiunge il primario della Rianimazione – perché credo che, finalmente, si stia facendo chiarezza sull'importanza della donazione e, di conseguenza, si stia diffondendo la cultura del dono. Gli organi non sono farmaci che possiamo comprare in farmacia. Per ricevere un organo occorre che ci sia qualcuno che scelga liberamente di farlo o di donare dopo aver accettato la morte cerebrale di un familiare. La famiglia del nostro donatore, così come le famiglie di tanti donatori, nonostante si trovino sempre impreparate di fronte ad una morte prematura devono poi prendere una decisione, quella di donare gli organi, che li coinvolge emotivamente in maniera profonda”.