Pubblicato il: 20/04/2017 alle 20:48
Si aggrava la posizione del nisseno Alessandro Naresi, 50 anni, adesso infatti la Procura non lo chiama a rispondere solo di aver perseguitato la donna di cui si era invaghito fino al settembre dello scorso anno, ma anche fino al marzo del 2017, dopo le ultime denunce presentate dalla donna, una 46enne nissena. E l'imputato rischia anche, in caso di condanna, il doppio della pena visto che il pm Davide Spina ha deciso di contestare anche l'aggravante di aver commesso gli episodi di stalking (pedinamenti, telefonate e sms continui con circa 1600 messaggi inviati alla donna) nei confronti di una persona con la quale aveva avuto una relazione. E in questi casi la pena aumenta. Il particolare della relazione tra i due era emerso la scorsa settimana, durante l'ultima udienza del processo in cui il pm aveva anticipato le nuove contestazioni, divenute effettive nell'udienza di ieri, tenutasi davanti al giudice monocratico Salvatore Palmeri. Dopo le nuove contestazioni il legale di Naresi, l'avvocato Boris Pastorello, ha chiesto un termine per esaminare tutto il fascicolo e chiedere un rito alternativo (abbreviato o patteggiamento). Una prima richiesta di concordare la condanna a 1 anno con la sospensione condizonale della pena – e quindi la revoca immediata dei domiciliari a cui Narese è attualmente sottoposto – era già stata rigettata dal giudice, ma la difesa, viste le nuove contestazioni, può riproporre richieste di riti alternativi. Se ne saprà comunque di più mercoledì prossimo, alla ripresa delle udienze. La donna è parte civile con l'avvocato Raffaele Palermo. (Vincenzo Pane, dal giornale La Sicilia del 20 aprile 2017)