Pubblicato il: 18/10/2014 alle 10:10
Condanna confermata in appello per un gastroenterologo accusato di aver perforato il colon ad una paziente anziana. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Caltanissetta che ha confermato la pena a 2 mesi e al pagamento delle spese legali di 1.350 euro per il medico Giuseppe Siragusa, condannato per lesioni procurate all'ottantatreenne Grazia P., costituitasi parte civile. I giudici hanno riconosciuto alla vittima anche un indennizzo, che sarà quantificato in sede civile. Nel procedimento è stata citata nella veste di responsabile civile la clinica «Regina Pacis» di San Cataldo (rappresentata dall'avvocato Diego Perricone) dove il controllo è stato eseguito.
La vicenda finita al centro della nuova parentesi giudiziaria è legata ad un esame rettocolonscopico effettuato dalla donna nel settembre di cinque anni fa in clinica. Ma qualcosa, quel giorno, sarebbe andato per il verso storto. Perché l’anziana, da li a poco, ha iniziato ad accusare forti fastidi all’addome. Un dolore crescente. Ma lo stesso specialista, al termine di quell’esame, l’ha rassicurata garantendole che si trattava di normali reazioni dovute all’influssione di aria. Così la figlia l’ha riaccompagnata a casa. Ma con il trascorre delle ore quei dolori, accusati dalla madre, si sarebbero fatti sempre più acuti. Fin quando a sera i figli l’hanno subito accompagnata all’ospedale «Sant'Elia». In breve una ecografia addominale ha accertato la presenza di una perforazione intestinale e la donna è stata sottoposta ad intervento chirurgico urgente. Subita quell’operazione per i sei mesi successivi la pensionata è stata costretta a convivere con un sacchetto per i bisogni corporali. Da qui l’esposto dei familiari, che ha originato il procedimento penale verso il medico riconosciuto colpevole anche nel processo di secondo grado.