Pubblicato il: 12/08/2013 alle 12:16
Non si era rassegnato alla fine della relazione con una donna, sua collega di lavoro, e oggi l'ha attesa sotto casa di lei che però – temendo una reazione violenta dell'ex partner – si era barricata nel portone. In carcere, con l'accusa del reato di atti persecutori meglio conosciuto come stalking, è finito Francesco Di Girolamo, 35 anni. Stamattina l'uomo è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile, allertati dalla sala operativa a cui era arrivata la segnalazione della donna di 40 anni che abita in via Gramsci. I militari dell'Arma sono stati avvicinati dalla figlia della donna, che ha riferito come la madre aveva avuto un rapporto con Di Girolamo, poi troncato perché l'uomo sarebbe stato particolarmente violento. Secondo la denuncia della donna, è emerso che Francesco Di Girolamo continuava a perseguitare la sua “amata”, tempestandola di sms, telefonate, pedinamenti e irruzioni nel luogo in cui lavorava. I carabinieri questa mattina hanno trovato Di Girolamo appoggiato ad una inferriata di ferro ma non ha saputo spiegare le ragioni della sua presenza. Soltanto quando la donna è uscita dal portone, abbastanza agitata, ha spiegato di essersi accorta che l'uomo la seguiva e per questo motivo si era barricata nell'androne di un palazzo, da dove aveva contattato il 112 e la figlia. Su Francesco Di Girolamo pendeva un ammonimento del Questore emesso il 24 aprile scorso che gli vietava di avvicinarsi alla donna. Una violazione che ne ha determinato l'arresto. Francesco Di Girolamo adesso si trova al “Malaspina”. L'arresto del nisseno arriva alcuni giorni dopo l'approvazione del disegno di legge del Governo che ha inasprito le pene per coloro che si rendono responsabili di violenze sulle donne.