Pubblicato il: 22/02/2018 alle 18:45
Un piano regolatore elaborato attraverso la partecipazione di tutta la città. E' questo l'obiettivo dell'amministrazione comunale che nel corso di una conferenza stampa a Palazzo del Carmine questa mattina ha illustrato il percorso di partecipazione che porterà alla redazione del nuovo strumento urbanistico. Gli incontri con i quartieri prenderanno il via il 26 febbraio nella parrocchia San Marco. Un totale di 10 assemblee che si concluderanno il 3 maggio prossimo. Tra gli obiettivi la riqualificazione del centro storico e la interconnessione delle varie aree periferiche. "Questa fa parte di una delle azioni dell'amministrazione comunale – ha detto il sindaco Giovanni Ruvolo – che intende far partecipare i cittadini alle scelte politche e amministrative. In particolare il Prg è lo strumento per disegnare insieme la città del futuro. Fino ad oggi i cittadini erano stati tenuti fuori da questa attività, tant'è che i cittadini non si sentono legati alla propria città. In questa maniera vogliamo condividere quartiere per quartiere, scuola per scuola, parrocchia per parrocchia, con le organizzazioni di categoria, con le organizzazioni professionali proprio l'idea della città perché poi le linee guida dovranno contenere questi elementi. Ci affiancheranno alcuni psicologi come il dottore Piero Cavaleri, il dottore Giuseppe Lombardo, e l'assistente sociale dottoressa Randazzo che ci aiuteranno ad interpretare meglio e comprendere nel miglior modo possibile quelle che sono le istanze e le aspettative dei cittadini. Chiaramente in questo percorso fatto nei quarteri, con i quartieri, insieme alle consulte e alla II commissione consiliare non servirà ad analizzare i problemi ma ad ascoltare i cittadini sulla loro idea di città del furturo. Noi continueremo ad ascoltare i cittadini sui problemi dei quartieri attraverso le giunte itineranti e saranno l'occasione per confrontarci sui problemi immediati o del quotidiano. Per quanto riguarda il piano regolatore – ha continuato il primo cittadino – così come detto in campagna elettorale il nostro intendimento non è quello di estendere ulteriormente la città, di non consumare territorio e al contrario dobbiamo ricollegare tutte quelle aree di espansione completamente sconnesse l'una con l'altra. L'attività edilizia futura deve essere un'attività di riqualificazione anche alla luce delle nuove normative".