Pubblicato il: 31/08/2017 alle 18:07
Di seguito pubblichiamo una nota del segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), Carmelo Marino, in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto un poliziotto della questura di Caltanissetta aggredito con una testata da un uomo successivamente arrestato:
"6000 poliziotti lo scorso anno sono ricorsi alle cure ospedaliere, durante lo svolgimento di servizi operativi!! L’ennesima aggressione è accaduta due giorni fa a Caltanissetta, dove un poliziotto di una volante, aggredito da un pregiudicato armato che minacciava di uccidere la convivente, ha riportato delle lesioni al volto, evitando conseguenze alla vittima e ponendo in arresto l’aggressore. Qualcuno potrebbe dire che fa parte dei rischi del mestiere……eh no mio caro, le forze dell’ordine i propri rischi se li sanno assumere, ma oggi dopo anni di tagli si è arrivato allo stremo delle forze.!!! Nel corso del 2017 circa 5000 poliziotti andranno in pensione mentre i dati delle nuove assunzioni ammonterebbero a circa 2500 con un taglio effettivo di 2500 uomini. Inoltre ogni anno circa 3000 poliziotti vengono distratti per occuparsi della gestione del fenomeno migratorio, forze sottratte al controllo del territorio. Senza parlare poi dei tagli alla formazione ed agli equipaggiamenti, con ricadute dirette sui cittadini in termini di sicurezza. A Caltanissetta tutte queste problematiche nazionali si amplificano; ci sono circa tre rimpatri di extracomunitari a settimana per cui tutta la questura è coinvolta, il 38% dei rimpatri nazionali si effettua da Caltanissetta che come è noto è sede di C.i.e. e C.a.r.a. con una media di 500 ospiti. I poliziotti non sono distribuiti male in Questura, come afferma taluno, ma semplicemente sono pochi e/o anziani per alcuni tipi di servizi (48 anni di età media). Tutto ciò è frutto di scelte politiche scellerate negli anni, fatte di tagli, di mancate assunzioni e di gestione incontrollata del flusso migratorio. Premesso quanto sopra, per la nostra provincia sovraesposta ed in prima linea, necessita una presa di coscienza da parte di tutte le persone di buona volontà, dal mondo dell’associazionismo, dei sindacati, dalla politica e dal consiglio comunale in primis, per chiedere con decisione, con tutti gli strumenti a disposizione al Dipartimento della pubblica sicurezza nuove assegnazioni di personale ovvero l’aumento del numero delle forze dell’ordine a Caltanissetta e nei Commissariati distaccati di Gela e Niscemi (come noto sedi ad alto tasso di criminalità mafiosa) da destinare al controllo del territorio. In caso contrario bisogna rassegnarsi all’insicurezza ed alla precarietà delle forze in campo ed all’abbandono di parti di territorio. Ad esempio riappropriarsi del centro storico di Caltanissetta, diventato oggi salotto per migranti, e per il quale i cittadini nisseni chiedono una maggiore presenza a loro tutela da parte delle forze dell’ordine".