Un centrodestra più credibile, capace di confrontarsi anche con toni aspri ma quanto mai più unito. Michele Giarratana, leader del movimento civico Caltanissetta Protagonista, suona la carica all'assemblea programmatica che s'è svolta oggi all'Istituto Testasecca, a quasi due anni dal debutto sulla scena elettorale dopo la sfida con Giovanni Ruvolo. E la scommessa è unire fino a raggiungere un forte consenso, prima politico e poi in termini di percentuali.
“La fotografia di questi ultimi due anni ci consegna l’immagine di una Caltanissetta stanca, impaurita e rassegnata. Sembra che cambiare sia uno sforzo più impossibile che difficile. Ma da oggi, considerando quello che abbiamo visto e sentito in questa Conferenza Programmatica di Caltanissetta Protagonista, sappiamo che non è così. Chi crede nella politica come noi, nel valore e nella dignità della politica, sa che non è così, non può essere così. Ci meritiamo di più”, è stato un passaggio dell'intervento di Giarratana alla partecipata assemblea domenicale.
Michele Giarratana“Oggi abbiamo capito che tocca a noi cambiare direzione. Dobbiamo affrontare la paura con il coraggio e l’apatia con l’entusiasmo. E dobbiamo sapere che la crisi che stiamo vivendo è anche una crisi di un modello di valori che va finalmente cambiato.
Inutile recriminare ormai ma abbiamo bisogno di una lettura sincera dei fatti e della politica del centrodestra. Abbiamo bisogno e vogliamo costruire un centrodestra che sia in grado di concretizzare la speranza. E abbiamo bisogno di discutere, di confrontarci, anche di litigare – è il pensiero di Giarratana, condiviso da tanti supporter -. Ma sulle idee, non sulle simpatie personali. Sulle proposte, non sui pregiudizi. Per questo invitiamo a leggere questo documento. A dialogare, a criticare, a proporre. E, alla fine, a coinvolgere quante più persone in preparazione ai prossimi appuntamenti elettorali, senza cadere nlla demaogia e nel populismo. Solo così potremo essere credibili”.
Ma che forma dare al centrodestra nisseno che verrà? Giarratana lo ha detto a chiare lettere. Ci vuole impegno e proposte. E uomini e donne competenti. “Dobbiamo tornare a credere la dimensione del centrodestra sia quella di una federazione ampia e vincente. Può vincere solo una coalizione che sa convincere e coinvolgere. Noi non l’abbiamo fatto in passato perché credevamo che da soli, con le nostre idee, con la nostra qualità, con il nostro decisionismo avremmo sconfitto non solo la sinistra ma anche saremmo andati contro la deriva ineluttabile in cui era abbandonato il centrodestra. Ce ne dogliamo, perché la politica è anche consenso e confronto. Non che oggi vediamo grandi cambiamenti rispetto al passato ma giusto noi di Caltanissetta Protagonista, senza presunzione, ma con umiltà e con dedizione, tendiamo una mano a coloro che vogliono ricompattare una grandissima area non politica ma anche culturale del nostro territorio”.
“Dobbiamo fare l’esatto contrario di quello che il centrodestra, non noi di Caltanissetta Protagonista, ha fatto in un recente passato: andare casa per casa a convincere, far uscire la nostra gente di casa e riportarla a partecipare, a scegliere insieme, a stabilire relazioni, a parlare di politica, a costruire l’idea che una vasta area ideologica ha del mondo e non solo della politica nissena”.
E dalle parole ai fatti, il passo è breve. Così Giarratana e il movivento Catanissetta Protagonista muovono i primi passi verso una maggiore aggregazione. Obiettivo: formare nuova e motivata classe dirigente. “Preannunciamo nel corso dell’anno non soltanto un convegno su quello che sarà Caltanissetta nei prossimi venti anni ma anche un corso di formazione politica per i giovani. Specie noi addetti ai lavori: un partito, una federazione, una coalizione che non faccia formazione politica è una coalizione di plastica, finta e inutile. E’ un nostro dovere formare la classe politica e dirigenziale del futuro, il più grande errore che la vecchia politica ha fatto!
Il pubblico presente in salaChi sta in consiglio comunale ha bisogno di essere aiutato a studiare: come si scrive un’interrogazione e una delibera, certo. Ma anche come si va in tv e per dire cosa, come si sta sui social network, come si interviene in pubblico. E come si studiano – sui libri e non solo – i fenomeni che stanno modificando la nostra società. Viviamo un tempo di trasformazioni impressionanti: tutti e ciascuno abbiamo bisogno di studiare di più, per capire di più. Tutti abbiamo bisogno di rimetterci in gioco. Tutti dobbiamo farlo”
Le parole chiave di Michele Giarratana sono competenza, serietà, proposta, in una parola: qualità. “Quella che auspichiamo come stella cometa nel percorso di rinascita di una comunità che sembra perduta”.