Pubblicato il: 20/07/2015 alle 15:43
Al quinto giorno della protesta in corso nell’aula consiliare dell’ente, il personale della ex Provincia Regionale ha simbolicamente consegnato i certificati elettorali al sindaco della città Giovanni Ruvolo, che è intervenuto al presidio permanente dell’aula assieme al presidente del consiglio comunale Leyla Montagnino e ad una nutrita rappresentanza dei consiglieri comunali. Anche i sindaci di Sommatino Crispino Sanfilippo e di San Cataldo Giampiero Modaffari hanno portato la loro solidarietà.
Ruvolo ha annunciato di aver invitato i sindaci del territorio per martedì pomeriggio, alle ore 16, nella stessa aula consiliare della Provincia per seguire insieme, in diretta streaming, i lavori dell’Ars chiamata ad iniziare l’esame della nuova legge sui liberi consorzi comunali. Per mercoledì, alle ore 12,30, ha invece convocato la conferenza dei sindaci al Comune.
Il personale provinciale avrebbe dovuto sfilare in corteo per consegnare i certificati elettorali al Comune, ma la contemporanea protesta dei lavoratori dei cantieri di servizio ha bloccato l’accesso al municipio cosicché tale consegna è avvenuta alla Provincia dopo una mattinata che s’era aperta con l’intervento del sindaco Sanfilippo, che ha parlato di situazione paradossale che investe un ente che invece deve rinascere tramite un’implementazione delle sue funzioni, e dove il personale deve rimanere ad erogare servizi: dev’essere questo, ha detto, il compito della politica e in questo i nostri rappresentanti devono profondere il loro impegno.
Sono poi arrivati i consiglieri comunali Alaimo, Romano, Bruzzaniti, Campione, Favata, Dolce, Calafato, Mazza, Talluto, Bellavia, Petrantoni e Licata, cui il segretario della Cisl Fp Di Maria ha ricordato i termini della problematica. Alcuni consiglieri hanno poi preso la parola. Per Bellavia, che è anche dipendente provinciale, “la precarietà è ormai entrata a far parte della nostra vita quotidiana, mentre si apre una settimana molto importante per la problematica che ci riguarda, specie se il governo regionale dovesse andare a casa”.
Licata ha invece proposto di effettuare una più ampia conferenza dei sindaci a Palermo, dinanzi l’Ars, con i primi cittadini dei capoluoghi ad allertare i propri omologhi territoriali, così da avere centinaia di fasce tricolori a richiamare l’attenzione su questa delicata problematica. Favata ha rimarcato l’assenza nel dibattito della deputazione, mentre – da ex consigliere provinciale di Caltanissetta – ha dato merito delle professionalità che operano in seno all’ente nisseno e che pertanto non vanno oggi assolutamente mortificate. Anche Calafato ha stigmatizzato l’assenza della politica, che non può – ha detto – permettersi adesso di andare in ferie, ma deve mettersi al servizio di chi oggi ne ha necessità. Sono anch’essi intervenuti i sindacalisti Moncada (Cgil) e Lauria (Ugl) che hanno ribadito la vicinanza ai lavoratori in una vertenza che, sul territorio, rischia di allargarsi su altri fronti (Corte d’Appello).
Il sindaco Modaffari ha espresso anch’egli la sua piena solidarietà, parlando di problematica che si ripercuote automaticamente sulla gestione delle amministrazioni locali: “Ce ne accorgiamo – ha detto – con riguardo a quelle competenze che prima erano della Provincia e che adesso non si sa a chi spettano; col risultato che il cittadino è sempre più disorientato e i sindaci non possono dare le dovute risposte”.