Pubblicato il: 17/11/2014 alle 15:39
“Anche nella nostra immobile città, le “Sentinelle in piedi” sono scese in Piazza Falcone e Borsellino per manifestare la loro contrarietà all'unione e all'adozione da parte di coppie omosessuali e al ddl Scalfarotto che prevede fino ad un anno e sei mesi di reclusione “per chiunque, in qualsiasi modo, diffonda idee sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali religiosi o motivati dall'identità sessuale della vittima.”. Le Sentinelle giudicano questa proposta di legge come una prova tecnica di dittatura”. La Rete degli Studenti Medi Caltanissetta critica il flash mob che s'è svolto sabato scorso a Caltanissetta in piazza Falcone-Borsellino da parte delle Sentinelle in Piedi. In un documento, infatti, il movimento studentesco nisseno evidenzia che “il ddl di cui sopra non è altro che l'estensione dei reati puniti dalla legge Mancino-Reale (che ha reso esecutiva la convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, fatta a New York nel 1966): nel disegno di legge non si propone, infatti, di perseguire giuridicamente e penalmente l'espressione di una semplice opinione, poichè nel normale svolgimento di un processo tale accusa ricadrebbe nell'ambito dei reati impossibili”.
Per la Rete degli Studenti Medi di Caltanissetta “la proposta, invece, è quella di estendere la condanna di azioni discriminatorie in base al principio dell' offensività, che caratterizza la condotta perseguibile a livello penale. In breve, il reato d'opinione, naturalmente, non può sussistere e non è certo il ddl Scalfarotto a proporne l'introduzione. Crediamo dunque che sarebbe opportuno evitare di manifestare contro ciò che non si conosce a fondo e di cui non si ha reale contezza. E con questo non s'intenda una nostra chiusura verso l'opinione altrui, ma un desiderio che ci accomuna: quello di essere onesti in ciò che si fa”.
Un attacco a 360 gradi alla iniziativa delle Sentinelle in Piedi: “Se lo sentono, le Sentinelle siano libere (come di certo lo sono già) di esprimere il loro dissenso verso l'unione di persone dello stesso sesso o verso l'adozione da parte di coppie omosessuali. Ma per rendere più forte questa rivendicazione, non facciano disinformazione. Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione di come questo paese non sia ancora pronto a guardare in faccia la realtà: in Italia non è mai stato fatto un vero e proprio censimento delle famiglie omosessuali, ma secondo uno studio risalente al 2005 nel nostro paese 100mila bambini sono figli di genitori omosessuali, un numero che non può che aumentare, proprio come aumenta la necessità di una consistente parte della popolazione di essere riconosciuta come esistente e, di conseguenza, tutelata”.
La Rete degli Studenti Medi, inoltre, critica la manifestazione di sabato e invita gli organizzato a smetterla di “parlare di omosessualità e famiglie omosessuali come se questi non esistessero o vivessero sotto terra! E' ora di accettare la presenza dell'omosessualità anche nel nostro paese. Ma soprattutto, è ora di chiamare l'omofobia con il suo vero nome, è ora di smetterla con la pantomima che vede sempre altre motivazioni dietro la sterile intolleranza di alcuni. La Rete degli Studenti Medi Caltanissetta si dichiara contraria a questo tipo di manifestazione, alla disinformazione perpetuata dalle Sentinelle in Piedi e favorevole al ddl Scalfarotto, così come alle unioni di coppie omosessuali e all'adozione di bambini da parte di queste. L'omofobia non è un'opinione”, concludono i componenti della Rete degli Studenti Medi.